Meta modifica le regole di fact checking su Facebook e Instagram: cosa cambia

Meta modifica le regole di fact checking su Facebook e Instagram: cosa cambia
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Sky Tg24 ESTERI

Il gigante dei social media annuncia una significativa riduzione delle sue politiche di moderazione dei contenuti. Prevista anche l'eliminazione dei limiti di espressione su alcune tematiche come l'immigrazione. “Ci libereremo dei fact-checker e li sostituiremo con note della comunità simili a X, a partire dagli Stati Uniti", spiega Zuckerberg, proprietario di Meta. Ancora: "Lavoreremo con Trump per respingere i governi di tutto il mondo che se la prendono con le società Usa e premono per una censura maggiore" Un'addetta stampa di Meta, comunque, ha spiegato che "per ora" la fine del programma fact-checking si intende "solo per gli Stati Uniti". (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre testate

Elon Musk e la nuova amministrazione Trump, non gongolano: di più! Con loro, anche noi tutti amanti della libertà. Con la fine della "dittatura del politicamente corretto" dell'era Dem di Biden e la sua cricca, anche Zuckenberg ritrova la voglia e la forza di abbracciare la libertà di pensiero ed espressione, seguendo l'esempio di un X (ex Twitter) che sta sbaragliando la concorrenza. (Il Giornale d'Italia)

E così mister Meta Mark Zuckerberg , il fondatore di Facebook, cambia tutto e si adegua al vento che tira negli Stati Uniti per non rischiare di perdere miliardi. Almeno finché non metti a rischio il loro portafogli. (il Giornale)

La decisione per il momento riguarda solo gli Stati Uniti. Il ceo di Meta attacca l'Unione europea: «Bruxelles ha istituzionalizzato la censura» (Open)

La svolta di Zuckerberg è la morte del politicamente corretto

Meta interrompe ufficialmente il programma di fact checking per la moderazione di contenuti pubblicati su Facebook, Instagram e Threads. (WIRED Italia)

Stop al fact-checking su Facebook e Instagram. Anche Meta ferma la censura. (Il Giornale d'Italia)

Ma meglio tardi che mai. Marck Zuckerberg ha infatti annunciato la cessazione negli Usa dei programmi di fact checking sulle sue piattaforme perché “sono stati troppo politicamente di parte e hanno prodotto più sfiducia di quanta ne abbiano creata”. (il Giornale)

Meta modifica le regole di fact checking su Facebook e Instagram: cosa cambia