Conti deposito, cosa succede ai rendimenti dopo il taglio dei tassi della Bce

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Sky Tg24 ECONOMIA

Introduzione Dopo i recenti tagli decisi dalla Banca centrale europea, gli istituti di credito hanno cominciato a ridurre i rendimenti di conti deposito e conti correnti. Un'analisi di Facile.it compara la situazione italiana a quella degli altri Paesi europei: ecco cosa è emerso, e come si colloca il nostro Paese rispetto, ad esempio, a Francia e Germania (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altri media

Domande di finanziamenti in crescita lungo tutta la Penisola per far fronte all’aumento dei prezzi, per la riduzione del potere d’acquisto delle retribuzioni, ma anche per un clima di maggiore fiducia tra i consumatori, come riferisce nella sua ultima analisi l’Istat. (Italia Oggi)

La Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi di interesse sui depositi al 3,25%, con un taglio di un quarto di punto, adottando ancora una volta un approccio cauto e progressivo. (Radio Radio)

È quanto riportato dalla Banca d'Italia nel suo studio dedicato al credito bancario, relativo al nostro Paese, e con cui contribuisce all'indagine per tutta l'area area Euro ed elaborata dalla BCE (Bank lending survey). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ripresa veloce. Ma il caro-casa allunga il debito

Il "se" è d’obbligo perché – spiega Luca Mocarelli (nella foto), professore di storia economica all’Università di Milano Bicocca – "gli scenari politici sono in continua evoluzione: Ucraina, Israele, Cina-Taiwan sono tutti fronti ad alta tensione e basta uno spostamento minimo degli equilibri per pagare conseguenze economiche importanti come è successo ai mutui in questi anni". (IL GIORNO)

I risparmiatori italiani al vertice con un tasso medio del 3,31% sui conti vincolati. In fondo alla classifica invece per i conti correnti. (Panorama)

Come va con i mutui? Dopo la decisione della Banca centrale europea che per la terza volta quest'anno ha tagliato i tassi d'interesse di 25 punti base, i prestiti cominciano ad essere più leggeri. Dopo gli aumenti record degli ultimi due anni, si riduce la forbice tra le due tipologie di prestito, anche se il fisso rimane comunque più appetibile. (Today.it)