Marano Vicentino. Tenta di uccidere il figlio malato, "chi siamo noi per giudicare"?
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Di Natalia Bandiera Ancora una volta la salute mentale alla base di un fatto di cronaca che si fa fatica a credere che sia accaduto a due passi da noi. La quarantenne che ieri ha tentato di uccidere il figlio che non aveva ancora due anni è uno dei tanti casi in cui si deve arrivare ad una tragedia sfiorata per far comprendere alle istituzioni quanto sia necessario non abbandonare chi purtroppo, subisce sorti di “non normalità”. (altovicentinonline.it)
Ne parlano anche altri giornali
“Uccido mio figlio”. Una telefonata agghiacciante. A farla una donna. Una mamma che avrebbe cercato di annegare il figlioletto di 2 anni tenendogli la testa sott’acqua. Nel bagno di casa, dentro il bidet, a Marano Vicentino (altovicentinonline.it)
THIENE. Sono stati attimi di terrore quelli vissuti nell'Alto Vicentino dove una mamma avrebbe cercato di annegare il figlioletto di 2 anni tenendogli la testa sott’acqua. Dramma familiare, mamma tenta di uccidere il figlioletto di 2 anni: il piccolo con la testa sott'acqua nel bidet, portato in salvo dai carabinieri (il Dolomiti)
L’arrivo dei militari sul posto ha evitato il peggio. Entrati all’interno dell’appartamento, i Carabinieri hanno soccorso il bimbo, che era all’interno del bagno con il capo nel bidet, colmo d’acqua, traendolo in salvo e prestandogli le prime cure. (Gazzetta di Parma)
Giunti sul posto, i militari hanno trovato il piccolo nel bagno dell’abitazione, con la testa immersa in un bidet colmo d’acqua. (infodifesa.it)
La Procura di Vicenza ha aperto un fascicolo. Un bambino di 2 anni è stato salvato dai Carabinieri, intervenuti in un'abitazione di Marano Vicentino, in Veneto, dopo una richiesta giunta al 112 da parte della madre che, in evidente stato confusionale, minacciava di voler uccidere suo figlio. (Fanpage.it)
L'arrivo dei militari sul posto ha evitato il peggio. Entrati nell’appartamento, i carabinieri hanno soccorso il bambino, che era nel bagno con la testa nel bidet pieno d'acqua, prestandogli le prime cure. (la Repubblica)