Niente fumo all’aperto a Milano, il parere dei tabaccai: “Assurdo. Con i divieti non si cambia nulla”
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MILANO – La stretta nei confronti dei fumatori a giorni entrerà ufficialmente in vigore e a Milano non si potrà più fumare all’aria aperta in virtù della nuova fase del regolamento per la Qualità dell’Aria approvato dal Consiglio Comunale nel 2020 che vieterà le sigarette “in tutte le aree pubbliche o a uso pubblico all’aperto”. Un provvedimento che non convince Luca Borla, proprietario de “La Casa dell’Habano“ di Milano, tabaccheria aperta con il fratello Simone, nel 2006, specializzata nella vendita dei sigari cubani con clienti che arrivano da tutto il mondo, compresa l’ex stella della Nba, fumatore accanito, Michael Jordan, che anche l’estate scorsa ha fatto tappa nella bottega di Porta Romana (IL GIORNO)
La notizia riportata su altri media
Per il segretario generale di Confcommercio Milano, Marco Barbieri il divieto di fumo anche all'aperto, anche nei dehors che scatta dal primo gennaio pin città non è un provvedimento serio. Quello contro il fumo all'aperto è un provvedimento che sembra richiamare, per impostazione, quello della chiusura delle porte dei negozi, una battaglia ideologica superata dall'evidenza dei dati». (il Giornale)
Sulla questione è intervenuto anche il presidente dell’Ordine dei Medici di Como, Gianluigi Spata. (Espansione TV)
«Forse disobbedirò. Qui siamo al proibizionismo più vecchio, come quello americano di cui ridiamo ancora». Intervistato sul Corriere della Sera il giornalista Vittorio Feltri liquida così il divieto imposto a Milano di fumare all’aperto a meno di 10 metri da altre persone. (Open)
Non deve quindi stupire che il Comune di Milano abbia deciso autonomamente di adottare un nuovo regolamento sul fumo. Dal 1° gennaio in città il divieto sarà esteso a tutte le aree pubbliche o a uso pubblico all’aperto dove non si potrà fumare a una distanza inferiore ai dieci metri da altre persone. (Corriere Milano)