Milano, divieto di fumo nelle aree pubbliche all'aperto dal 1° gennaio. Provvedimento corretto o eccesso? L’opinione dei comaschi

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Dal 1° gennaio 2025 sarà in vigore a Milano il divieto di fumo in tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico all'aperto, incluse vie e strade, ad eccezione delle aree isolate in cui è possibile rispettare la distanza di 10 metri da altre persone. Un provvedimento giusto per alcuni cittadini comaschi, un eccesso e un provvedimento di difficile applicazione per altri. Sulla questione è intervenuto anche il presidente dell’Ordine dei Medici di Como, Gianluigi Spata. (Espansione TV)

Ne parlano anche altri media

Il direttore editoriale de il Giornale ammette che è solito accendersi le sigarette solo quando è comodo sul divano, ma ora intende farlo anche in giro (Open)

Quello contro il fumo all'aperto è un provvedimento che sembra richiamare, per impostazione, quello della chiusura delle porte dei negozi, una battaglia ideologica superata dall'evidenza dei dati». Per il segretario generale di Confcommercio Milano, Marco Barbieri il divieto di fumo anche all'aperto, anche nei dehors che scatta dal primo gennaio pin città non è un provvedimento serio. (il Giornale)

Niente fumo all’aperto a Milano, il parere dei tabaccai: “Assurdo. Con i divieti non si cambia nulla”

Forse non tutti sanno che, sebbene i sindaci non gestiscano più la sanità, sono tuttora la massima autorità sanitaria locale. Dal 1° gennaio in città il divieto sarà esteso a tutte le aree pubbliche o a uso pubblico all’aperto dove non si potrà fumare a una distanza inferiore ai dieci metri da altre persone. (Corriere Milano)

Un provvedimento che non convince Luca Borla, proprietario de “La Casa dell’Habano“ di Milano, tabaccheria aperta con il fratello Simone, nel 2006, specializzata nella vendita dei sigari cubani con clienti che arrivano da tutto il mondo, compresa l’ex stella della Nba, fumatore accanito, Michael Jordan, che anche l’estate scorsa ha fatto tappa nella bottega di Porta Romana. (IL GIORNO)