Italianisation. Tutto bloccato. La Francia pensa al suo Draghi

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L'HuffPost ESTERI

“Ci vorrebbe un Draghi”. Il pensiero circola sommessamente nel fuori onda della politica francese, ogni giorno più isterico nell’avvicinarsi del fatidico 30 giugno, quando si capirà se davvero il paese è disponibile a consegnarsi nelle mani di Marine Le Pen. “Un” Draghi non significa Mario Draghi in carne ed ossa, benché Emmanuel Macron potrebbe anche essere disponibile a coabitare con l’ex governatore della Banca centrale europea, dal quale in tempo di Covid ha preso a prestito il famoso “whatever it takes” parafrasato e tradotto in “quoi qu'il en coûte” (costi quel che costi) per salvare le imprese francesi. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri giornali

E come sottolinea il direttore editoriale di Libero il day after potrebbe essere abbastanza duro per i macroniani italici: "Se ne incontrate qualcuno mi raccomando assecondateli e aiutateli ad attraversare la strada perché oggi per loro tutto è più difficile". (Liberoquotidiano.it)

Il debito francese e tedesco è cresciuto più di quello italiano negli ultimi 4 anni. E' quanto rileva Roberto Sommella su 'Milano Finanza'. (Adnkronos)

Elezioni francesi, il commento di Carlo Bertini: "I riflessi sul campo largo italiano" (Il Messaggero Veneto)

La Francia tra Meloni e Starmer

Dal logorio di una vittoria «dimezzata» alla tentazione presidenziale dei «poteri eccezionali». Dal governo tecnico all'italiana fino al vuoto istituzionale di un Eliseo abbandonato da un Emmanuel Macron dimissionario. (il Giornale)

Un Paese dalla situazione interna difficile, traballante, tra un mini Macron, una sinistra ultra “arcobaleno”, e la destra che ha vinto ma dovrà aspettare forse il secondo turno per potersi mettere in tasca le elezioni kamikaze volute dal presidente. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Le tre crisi dell'Occidente, dell'Europa e della Francia si sono riunite nel G7 che si è tenuto a giugno sotto il sole della Puglia. Immagini crudeli delle delegazioni al loro arrivo. Giorgia Meloni, vestita tutta di luce, accoglie con il sorriso i costumi scuri e i volti grigi dei suoi ospiti. (Corriere della Sera)