Mps, cda coopta 5 consiglieri: c’è Alessandro Caltagirone

Mps, cda coopta 5 consiglieri: c’è Alessandro Caltagirone
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Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Il cda del Monte dei Paschi ha cooptato oggi cinque consiglieri dopo l’uscita dei cinque indipendenti indicati dal Tesoro . Tra i cooptati ci sono Alessandro Caltagirone ed Elena De Simone, non indipendenti, e tre indipendenti: Marcella Panucci, Francesca Renzulli e Barbara Tadolini. La selezione dei nominativi, scrive la Banca, da parte del Comitato Nomine «è avvenuta a seguito di un apposito processo di interlocuzione con alcuni dei nuovi soci della Banca e con il supporto della società di ricerca Spencer Stuart. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri media

Nominati per cooptazione 5 consiglieri: Alessandro Caltagirone, Elena De Simone, Marcella Panucci, Francesca Renzulli e Barbara Tadolini per effetto della progressiva riduzione della partecipazione detenuta dal Mef. (Adnkronos)

I nuovi entranti sono Alessandro Caltagirone (figlio di Francesco Gaetano), Elena De Simone (con incarichi nel gruppo Caltagirone), Marcella Panucci, Francesca Renzulli e Barbara Tadolini (presidente del collegio sindacale dell’Enel, già sindaco effettivo di Luxottica Group). (Il Fatto Quotidiano)

Tra i nuovi membri del board il presidente di Ical, Alessandro Caltagirone e la presidente dell’ex Vianini, Elena De Simone, entrambi indicati dal costruttore romano (Milano Finanza)

Mps: cooptati 5 nuovi consiglieri, entra Alessandro Caltagirone

Come da attese, dopo l’uscita di scena dei cinque consiglieri indipendenti che erano stati indicati nel 2023 dal Tesoro, il cda dell’istituto senese ha cooptato cinque nuovi consiglieri che rimarranno in carica sino alla prossima assemblea e sono di fatto espressione dei nuovi equilibri nell’azionariato a seguito del collocamento del 15% del capitale effettuato il mese scorso dal Tesoro (che già aveva ridotto la sua quota in altre due occasioni, a novembre 2023 e a marzo 2024) che ha portato all’ingresso di Francesco Gaetano Caltagirone con il 3,5% (successivamente arrotondato al 5%), la Delfin della famiglia Del Vecchio sempre con il 3,5% e Anima con il 3% (che si è sommato all’1% già detenuto dalla sgr). (il Giornale)

L’uscita del Tesoro dall’azionariato e dalla governance, con le cessioni di quote alla cordata Bpm – Delfin (holding degli eredi di Leonardo Del Vecchio di Luxottica) – Caltagirone, ha comportato le dimissioni dei cinque consiglieri di nomina pubblica. (Il Fatto Quotidiano)

I nuovi consiglieri rimarranno in carica sino alla prossima assemblea dei soci. (Tiscali Notizie)