Giubileo, Chiara Amirante: come si fa a non perdere la speranza?
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Giubileo, Chiara Amirante: come si fa a non perdere la speranza? è "essere pellegrini di speranza". Il Giubileo vuole offrire a tutti un'occasione di ripartenza. Dinnanzi ai drammi che quotidianamente ci raggiungono dalla cronaca e dai fragili equilibri mondiali, come si fa a non perdere la speranza? "Certamente oggi la tentazione di perdere la speranza è particolarmente forte - spiega Amirante -. Credo che per chi ha il dono della fede sia importante coltivare un incontro profondo con Cristo Risorto: solo un'esperienza forte, personale di amore di luce può sostenere l'animo umano nei momenti più bui. (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altre testate
R oma è pronta ad accogliere i pellegrini, ma la partenza del Giubileo 2025 sembra essere più lenta del previsto. Nonostante l'apertura della Porta Santa in San Pietro ad opera di papa Francesco lo scorso 24 dicembre, infatti, la Capitale non ha ancora beneficiato di un effetto volano per gli arrivi in città, stimati in 35 milioni nel 2025. (Italia a Tavola)
In che modo i tre Giubilei precedenti, quelli del 1950, del 1975 e del 2000, hanno raccontato l’evoluzione della Chiesa e del suo rapporto con la cristianità, in Italia ma non solo. Come Roma è arrivata a questo appuntamento, tra cantieri infiniti e grandi opere che ancora una volta cambieranno la città e vedranno aumentare significativamente il numero di turisti. (Corriere della Sera)
L’afflusso… (la Repubblica)
A due settimane dall’apertura del Giubileo ordinario, il 24 dicembre, sono stati già 545.532 i pellegrini da tutto il mondo che hanno attraversato la Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano. (Italia Oggi)
Il Concerto d’Epifania della Filarmonica di Pretola è diventato un appuntamento atteso per la comunità perugina, e l’edizione del 2025 ha saputo catturare l’attenzione di un ampio pubblico grazie alla sua ricca programmazione. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Zaino, abbigliamento tecnico e bastoncini telescopici hanno sostituito la bisaccia e il bordone, ma a distanza di secoli rimane immutato il desiderio di percorrere a piedi antiche vie di pellegrinaggio. (Il Sole 24 ORE)