Sanità siciliana, balzo in avanti nelle cure

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Il sistema sanitario siciliano, storicamente afflitto da carenze strutturali e organizzative, ha recentemente mostrato segnali di miglioramento significativi, come evidenziato dal Programma Nazionale Esiti (PNE) 2024 presentato dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS). Secondo Domenico Mantoan, direttore generale dell'AGENAS, la Sicilia, insieme alla Calabria, ha compiuto un notevole progresso nella qualità dell'assistenza ai pazienti, riducendo il divario tra Nord e Sud che per anni ha caratterizzato il panorama sanitario italiano.

In particolare, gli ospedali di Ragusa e Vittoria si sono distinti per l'efficienza e la qualità delle cure offerte, contribuendo a questo balzo in avanti. La cardiochirurgia dell'Azienda ospedaliero-universitaria "Renato Dulbecco" di Catanzaro, ad esempio, si conferma tra le 35 strutture ospedaliere ad alto volume che hanno raggiunto valori uguali o superiori al 60% previsto dal Dm 70/2015 nel 2023 e nei tre anni precedenti. Questo risultato, emerso dal Piano Nazionale Esiti redatto dall'AGENAS, testimonia il miglioramento del livello delle cure in Calabria.

Il rapporto dell'AGENAS ha inoltre evidenziato le eccellenze della sanità italiana, con Treviso e Conegliano in prima linea per la cura del cuore e nella gestione delle emergenze. Questi risultati dimostrano la qualità e l'efficienza del sistema sanitario regionale, frutto dell'impegno e della professionalità del personale sanitario, nonché della validità degli investimenti effettuati per garantire i migliori servizi possibili ai cittadini del Veneto.

Il sistema sanitario siciliano, pur avendo ancora margini di miglioramento, ha dimostrato di poter superare le difficoltà del passato e di avviarsi verso un futuro più promettente, grazie a una maggiore efficienza e a una qualità delle cure sempre più elevata.