Eterno visionario, la vita di Luigi Pirandello raccontata da Michele Placido
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Un Pirandello molto lontano da quello che abbiamo imparato a conoscere attraverso i testi scolastici, un uomo con una vita complessa e per nulla facile, che conosce sofferenze, insuccessi e inadeguatezze prima di arrivare all’apice di una carriera straordinaria già in vita (una fortuna che molti altri grandi non hanno avuto), con il riconoscimento del premio Nobel nel 1934. Una serata d’autore con Placido Serate cinematografiche d’autore.
Folla delle grandi occasioni al cinema Barberini per la prima di “Eterno visionario”: il film di Michele Placido che attira, oltre al cast, amici e ospiti.
Ci sono i registi Fausto Brizzi e Luca Manfredi, con la produttrice Alessandra Infascelli, e lo stesso Placido con la bella figlia Violante, in corto abito nero su tronchetto in tinta e tracolla, e calda giacca di lana, sui toni del marrone, per arginare i primi freddi. Eterno Visionario: la vita di Luigi Pirandello raccontata da Michele Placido. La recensione del film Eterno Visionario diretto da Michele Placido è un lungo flashback che ci racconta i passaggi più significativi della vita di Pirandello, quelli che l'hanno cambiato e che hanno ispirato la sua arte. Cresciuto nell'agio grazie alle risorse della famiglia, Pirandello a un certo punto si trova a gestire una profonda crisi economica e affettiva. La moglie Antonietta Portulano (Valeria Bruni Tedeschi), cugina di secondo grado e sposata attraverso un matrimonio combinato, soffre da quando il primogenito Stefano (Giancarlo Commare) è partito per combattere la Guerra. La guida ai film. Eterno visionario è da non perdere Eterno visionario, ovvero gruppo di famiglia in un interno, forse un inferno: la famiglia Pirandello.
Michele Placido ci regala un bel ritratto dello scrittore siciliano, scavando nella sua anima tormentata