TENNIS, APPLAUSI PER BERRETTINI A FIUMICINO ALL'ARRIVO DA MALAGA
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Tanti applausi per Matteo Berrettini allo sbarco a Fiumicino all'arrivo da Malaga, dopo il trionfo in Coppa Davis. " Matteo! Bravo". Così gli hanno gridato molti passeggeri appena sceso dall'aereo alle 13.50. Sullo stesso volo sono rientrati il capitano Filippo Volandri ed il presidente della Federazione italiana Tennis, Angelo Binaghi. "Bagno d'affetto" per Berrettini, circondato prima di ritirare i bagagli da decine di viaggiatori che lo hanno bersagliato di foto con i telefonini, continuando a congratularsi per la vittoria in Coppa Davis. (Sport Mediaset)
Se ne è parlato anche su altri giornali
E a selezionare i giocatori, a motivarli e a scegliere chi mandare in campo, di volta in lui, c'era e c'è lui, questo 43enne di Livorno con un passato di discreto livello nel tennis professionistico (il suo miglior ranking ATP in singolare è stato il 25º posto raggiunto nel luglio 2007), numero uno in Italia per diversi anni. (il Giornale)
"L'Italia domina il tennis". Un titolo che accomuna la versione online del quotidiano spagnolo AS e dell'argentino La Nacion. Un'immagine che racconta bene come oggi il mondo guarda all'Italia e al nostro tennis dopo la storica doppietta in Coppa Davis e Billie Jean King Cup, la prima nella nostra storia. (SuperTennis)
"Dominio incontestabile" titola El Mundo dopo il secondo trionfo consecutivo in Coppa Davis. (La Gazzetta dello Sport)
Ecco l'albo d'oro completo della Coppa Davis: In 112 edizioni ci sono stati 16 vincitori diversi: gli Stati Uniti sono il team che ha alzato più volte al cielo l'iconica "insalatiera". (ilmessaggero.it)
Foto di Brigitte Grassotti Termina con il successo in Coppa Davis la stagione strepitosa di Jannik Sinner, che in conferenza stampa racconta come i tanti successi non cambiano l’emozione per un momento tanto importante come quello del match point (TennisItaliano.it)
Terza Coppa Davis per l'Italia: il match-point di SInner. E Berrettini lo abbraccia piangendo (La Stampa)