L'Ue riduce le stime di crescita per l'Italia, +0,7% nel 2024 e +1% nel 2025, debito in aumento al 138,2%

L'Ue riduce le stime di crescita per l'Italia, +0,7% nel 2024 e +1% nel 2025, debito in aumento al 138,2%
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Il Giornale d'Italia ECONOMIA

La Commissione Europea rivede al ribasso le stime di crescita per l’Italia nelle previsioni economiche d’autunno. Il PIL italiano è ora atteso in aumento dello 0,7% nel 2024, rispetto allo 0,9% previsto a maggio, e crescerà dell’1% nel 2025 (contro l’1,1% delle stime primaverili) e dell’1,2% nel 2026. Eurozona e UE: previsioni in calo, Germania in recessione Mentre per l’Eurozona nel 2024 è confermata una crescita dello 0,8%, il 2025 vedrà una revisione al ribasso all’1,3% (da 1,4%), con una crescita stimata all’1,6% nel 2026. (Il Giornale d'Italia)

La notizia riportata su altre testate

Per il debito pubblico era indicato il 138,6% quest'anno e il 141,7% il prossimo.Nel capitolo sulla Penisola inserito delle previsioni economiche autunnali, la Commissione spiega che il venir meno delle spese collegate al Superbonus sull'edilizia e la solidità delle entrate fiscali sono alla base della riduzione rilevante del deficit di quest'anno. (Tiscali Notizie)

Roma, 15 nov. (Agenzia askanews)

L’incontro ha voluto mettere a fuoco nelle giornate di Baku, la complessità della crisi ambientale che interessa il bacino idrico, che coinvolge Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan. (Il Giornale d'Italia)

Meno crescita e più debito, l’Ue mette l’Italia sotto i riflettori e chiede riforme

Il Prodotto interno lordo italiano è atteso ora in crescita dello 0,7% nel 2024, rispetto allo 0,9% delle previsioni di metà maggio. Per il 2026 il Pil è visto salire dell'1,2%. (Tuttosport)

La Commissione europea taglia le stime di crescita del Pil italiano rispetto alle previsioni diffuse a maggio, ma anche rispetto ai dati inseriti dal governo nel Piano strutturale di bilancio: quest'anno l'aumento del Pil non andrà oltre lo 0,7% (contro lo 0,9% previsto a maggio e l'1% stimato dal governo), mentre nel prossimo dovrebbe raggiungere il punto percentuale, un decimale sotto le previsioni del Mef, accelerando poi all'1,2% nel 2026 «grazie alla ripresa dei consumi e all'accelerazione della spesa legata al Pnrr». (La Provincia Pavese)

Bruxelles – Una crescita minore del previsto, frenata da fattori esterni e fragilità interne, e una traiettoria di risanamento dei conti solo in parte discendente, perché mentre il deficit è destinato a ridursi il debito invece seguirà la strada opposta. (EuNews)