Colpi di pistola alla segreteria dell’onorevole Cambiano, messaggi di solidarietà dalla politica
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Non è la prima intimidazione Colpi di pistola contro la sede della segreteria politica dell’onorevole Angelo Cambiano, deputato regionale del Movimento Cinque Stelle ed ex sindaco di Licata. Il fatto, che ha tutte le caratteristiche dell’intimidazione, è avvenuto verosimilmente la scorsa notte, mercoledì 1 gennaio, ma la scoperta è stata fatta soltanto in mattinata. Ignoti hanno fatto fuoco all’indirizzo della porta principale dello stabile in corso Serrovira, quartiere generale dell’ex primo cittadino. (BlogSicilia.it)
Su altri media
In corso Serrovira sono al lavoro i poliziotti del commissariato cittadino, gli agenti della squadra mobile di Agrigento e la scientifica che hanno già sequestrato le quattro ogive. Quattro colpi di pistola sono stati esplosi a Licata contro la vetrata della segreteria del deputato regionale siciliano del Movimento Cinque Stelle, Angelo Cambiano, ex sindaco della città dell'Agrigentino. (Gazzetta di Parma)
A dare l’allarme è stato un collaboratore del politico, che ieri mattina si è recato nella segreteria di corso Serrovira, nella zona centrale di Licata, dove i poliziotti del commissariato, gli agenti della mobile di Agrigento e la scientifica hanno sequestrato le quattro ogive. (il manifesto)
L’intera politica siciliana condanna la vile intimidazione subita dal deputato regionale Angelo Cambiano e testimonia la vicinanza all’ex sindaco di Licata. (Grandangolo Agrigento)
Chi gli era ostile, dieci anni fa, lo definiva “il sindaco demolitore”, criticando la sua battaglia contro l’abusivismo che sfociò nell’abbattimento di alcuni immobili costruiti illegalmente entro i … (Il Fatto Quotidiano)
Auspico che le indagini facciano quanto prima piena luce sui responsabili di un gesto vile che, sono certo, non condizionerà in alcun modo il lavoro svolto dal deputato nel Parlamento regionale e sul territorio». (Grandangolo Agrigento)
«Ferma condanna per l’atto criminale compiuto ai danni della sua segreteria politica - dice il governatore siciliano -. Auspico che le indagini facciano quanto prima piena luce sui responsabili di un gesto vile che, sono certo, non condizionerà in alcun modo il lavoro svolto dal deputato nel Parlamento regionale e sul territorio». (Giornale di Sicilia)