La noiosa marcia di Keir Starmer verso Downing Street.

Approfondimenti:
Inside Over ESTERI

Sir Keir Starmer sarà il prossimo primo ministro britannico? All’avvicinarsi delle elezioni anticipate convocate dal capo di governo uscente Rishi Sunak i sondaggi sembrano unanimi nell’incoronare il suo Partito Laburista di un’ampia maggioranza. Che potrebbe interrompere un digiuno di quattordici anni vissuti dal Labour all’opposizione, mentre tra alti e bassi era il Partito Conservatore a mantenere il controllo della stanza dei bottoni nelle fasi più concitate della storia britannica recente: Recessione, Brexit, pandemia e guerra in Ucraina (Inside Over)

Ne parlano anche altre fonti

Sembra quasi che la sceneggiatura per le elezioni generali che si svolgeranno domani nel Regno Unito sia stata scritta da Gabriel Garcia Marquez e si intitoli Cronaca di una morte annunciata. (La Stampa)

L’andamento del cambio Sterlina/Dollaro (GBP/USD) negli ultimi 12 mesi è stato influenzato da una combinazione di politiche monetarie, dati economici e sviluppi politici. La sterlina ha mostrato resilienza nonostante le sfide, ma rimane vulnerabile agli sviluppi futuri. (Finanzaonline)

Sempre che il 4 luglio i britannici voteranno il suo nuovo governo, cosa quasi certa. (Il Fatto Quotidiano)

Starmer, il leader laburista che lavora poco: solo fino alle 18

Il primo ministro Sunak ha anticipato di sei mesi lo scioglimento della Camera dei Comuni nonostante già da inizio anno i sondaggi dessero i tories nettamente indietro alla coalizione guidata da Keir Starmer, colui che già venerdì potrebbe ricevere da Re Carlo l’incarico di formare il nuovo esecutivo. (Secolo d'Italia)

Così sembrano indicare tutti i sondaggi, che danno i laburisti in forte vantaggio sui conservatori, al potere da 14 anni. Sei settimane di campagna elettorale, dibattiti dal vivo in tv , attacchi personali e messaggi sui social media non hanno minimamente colmato il divario di circa 20 punti che separa i due partiti principali: 40% per il Labour e 20% per i Tories. (Il Sole 24 ORE)

Domani gli inglesi potrebbero eleggere il loro primo leader del governo (e del Paese) part-time. (Liberoquotidiano.it)