Trump congela fondi e congeda giornalisti di Voice of America

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Virgilio ESTERI

L'amministrazione Trump ha messo in congedo i giornalisti di Voice of America (Voa) e di altre emittenti finanziate dagli Stati Uniti, congelando bruscamente media decennali considerati da tempo... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Su altri giornali

Bruxelles – Si moltiplicano gli appelli per salvare Radio Free Europe, storica voce dell’informazione negli ex Paesi sovietici, dopo la decisione di Donald Trump di smantellare l’agenzia governativa (Usagm) che la sosteneva. (EuNews)

L'amministrazione Trump ha ordinato il licenziamento dei dipendenti di Voice of America, storica emittente radiofonica finanziata dal governo federale che era nata nel 1942 per contrastare la propaganda nazista. (Milano Finanza)

Scherzavano, ma non troppo, i reporter di Voice of America quando pensavano al loro futuro e a che cosa sarebbe diventata sotto la presidenza Trump la mitica Voa, avventura cominciata nel 1942 per dare informazioni vere alle popolazioni devastate dal conflitto mondiale. (La Stampa)

Anche se la radio ha smesso di trasmettere nel 2011, il suo sito in lingua cinese è rimasto online, almeno fino a oggi. Nel 1989, durante le proteste pro-democrazia in Piazza Tienanmen, le trasmissioni in lingua cinese di Voice of America (Voa) furono una fonte essenziale di informazioni non censurate per la popolazione cinese. (la Repubblica)

Il rapporto di Donald Trump, e di conseguenza quello della Casa Bianca, con la stampa è stato complicato da subito. Con una escalation di conflittualità che arriva alla clamorosa ipotesi di queste ore, rescindere i contratti con le tre principali agenzie di stampa, Ap, Reuters e Bloomberg. (Adnkronos)

TRENTO. Ma non solo, perché il "taglio" coinvolge anche le emittenti Radio Free Europe/Radio Liberty, Radio Free Asia e Middle East Broadcasting Networks, tutte gestite dall'Usagam, che si occupano della trasmissione di notizie ai paesi governati da regimi autoritari (il Dolomiti)