Donald Trump silenzia le “storiche voci della libertà”

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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

– Con un ordine esecutivo firmato venerdì notte, il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha ridotto al silenzio le operazioni delle più importanti emittenti pubbliche americane. Migliaia di giornalisti che lavorano per media storici, come Voice of America, Radio Free Europe/Radio Liberty e Radio Free Asia, sono stati costretti al congedo. I loro programmi sospesi nel giro di poche ore. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri media

Per proseguire nella serie di notizie che riguardano la visione della libertà di espressione e di informazione che ha il presidente Usa Trump è di oggi la proposta di annullare ”i costosi e inutili contratti di agenzie di stampa per la Us Agency for Global Media” (Usagm), tra cui ”decine di milioni di dollari in contratti con l’Associated Press, la Reuters e l’Afp”. (Primaonline)

Le sue pubblicazioni verranno presto bloccate a causa del nuovo ordin… Nel 1989, durante le proteste pro-democrazia in Piazza Tienanmen, le trasmissioni in lingua cinese di Voice of America (Voa) furono una fonte essenziale di informazioni non censurate per la popolazione cinese. (la Repubblica)

Il rapporto di Donald Trump, e di conseguenza quello della Casa Bianca, con la stampa è stato complicato da subito. Con una escalation di conflittualità che arriva alla clamorosa ipotesi di queste ore, rescindere i contratti con le tre principali agenzie di stampa, Ap, Reuters e Bloomberg. (Adnkronos)

«Da Voice of America a Voice of Maga», diceva uno dei corrispondenti che segue la Casa Bianca. Ma nemmeno gli incu… (La Stampa)

L'amministrazione Trump ha messo in congedo i giornalisti di Voice of America (Voa) e di altre emittenti finanziate dagli Stati Uniti, congelando bruscamente media decennali considerati da tempo fondamentali per contrastare le offensive informative russe e cinesi. (L'HuffPost)

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