Napoli, 15enne ucciso, parla la mamma dell'amico ferito: "L'avevo denunciato per salvarlo. E mi sono sentita abbandonata"
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La testimonianza della madre del 17enne del Rione Sanità di Napoli rimasto ferito a un braccio nella sparatoria tra bande di ragazzini che la notte tra il 23 e il 24 ottobre ha provocato la morte del 15enne Emanuele Tufano. L'invito alle autorità: “Invece di spendere soldi per le telecamere, bisognerebbe fare di più per aiutare questi giovani – dice – sogno ancora che mio figlio possa cambiare e dare valore a sé stesso e alla vita”. (La Repubblica)
Su altre fonti
Un appello ai giovani, "deponete le armi, abbandonate la logica del sopruso e della prepotenza". E un severo monito contro l'indifferenza, anche della politica, che distrae dalle tragedie "raccontando di una città che esiste solo in parte, rifugiandoci nei numeri del turismo, nei protocolli avviati, distogliendo lo sguardo da questa follia di un mondo adulto che non vede più i suoi figli più giovani e più fragili". (ROMA on line)
La madre del giovane ferito durante la sparatoria in pieno centro a Napoli, avvenuta tra il 24 e il 25 ottobre, decide di denunciare pubblicamente il grave problema che da tempo affligge la sua famiglia e suo figlio. (Sky Tg24 )
(Adnkronos) – “Nessuno muore sulla Terra finché vive nel cuore! #ManuVive”. È lo striscione esposto sul lato sinistro dell’ingresso della chiesa di Santa Maria alla Sanità, dove oggi ci saranno i funerali di Emanuele Tufano, il 15enne ucciso al centro di Napoli durante una rissa tra bande di minori armati. (CremonaOggi)
Bisogna disarmare i nostri territori. «Bisogna disarmare Napoli. (La Repubblica)
Napoli ha dato l'ultimo saluto a Emanuele Tufano, il 15enne ucciso a colpi di pistola a seguito di una sparatoria nel centro cittadino. Gli amici, che indossavano tutti una maglia dedicata a Emanuele, durante tutta la messa sono rimasti seduti al centro della chiesa, attorno alla bara del 15enne. (ilmessaggero.it)
Una ventina di proiettili esplosi con almeno 5 pistole. Uno solo quello fatale. (napoli.corriere.it)