La domanda non piace a Prodi, prima sbotta con la giornalista e poi “mima” la tirata di capelli
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"Figurati se parlo con una giornalista, dopo dicono che l'ho stuprata". Romano Prodi evita con una battuta le domande sul tema della discussione con Lavinia Orefici, inviata di Quarta Repubblica, sul manifesto di Ventotene. Lo ha fatto al termine della presentazione di un libro a Bologna. Nel corso del dibattito, l'ex presidente del Consiglio aveva parlato di redistribuzione dei redditi. "Chi parla di imposte di eredità e di redistribuzione perde le elezioni", aveva osservato ironizzando sul fatto che i giornalisti avrebbero potuto interpretare la sue parole come un invito ad introdurre una sorta di imposta patrimoniale (Tiscali Notizie)
Se ne è parlato anche su altri media
Si è molto discusso in questi giorni dell'intervista, particolarmente sgradevole, per i toni rigorosi e palesemente infastiditi di Romano Prodi. (Il Giornale d'Italia)
Ora che ha dato il cattivo esempio, per parafrasare una nota canzone di Fabrizio De André, Romano Prodi – e con lui tutto il fronte progressista che si è guardato bene dal condannare il gesto – può smettere di dare buoni consigli. (Panorama)
Il battibecco tra Prodi e la giornalista di 'Quarta Repubblica' L'antefatto è noto: la cronista, con modi molto garbati, chiede all'ex premier cosa ne pensa del passaggio del manifesto di Ventotene in cui si parla della proprietà privata, lo stesso già citato alla Camera dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni. (Today.it)
Giulio Savelli, avversi per chi lo porta in processione, favorevoli (per eterogenesi dei fini) per chi non ne fa il suo Vangelo, quello di avere finalmente chiarito la matrice guerresca in seno ai piddini per la pace, piddini europei riarmati: l’elmetto ci vuole, in effetti, non per i cosacchi al Brennero ma contro i vecchietti della sinistra alla mortadella o al risotto che ti prendono per i capelli, che ti vogliono scagliare in faccia un libro o, chissà, una chiave inglese in memoria dei vecchi tempi. (Nicola Porro)
Cosa sarebbe accaduto se lo avesse fatto La Russa o Salvini? Avrebbero fatto petizioni, avrebbero chiamato l'Onu, avrebbero parlato di governo autoritario e di fascisti" l'affondo di Cruciani nel suo editoriale in apertura di trasmissione: "Questo sarebbe accaduto! Lo fa Prodi - che per me non ha fatto nulla - e tutti zitti! Anzi alcuni a dire W Prodi. (Liberoquotidiano.it)
Il "professore" Romano Prodi, in questi giorni, è tornato al centro delle cronache nazionali per la tirata di capelli alla giornalista di Mediaset, ma sono parecchi gli episodi bizzarri che hanno caratterizzato la sua vita. (il Giornale)