Bongiorno, capolavoro Open Arms: "Salvini, assoluzione piena. Contro chi è questa sentenza"
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"Un lavoro straordinario". La corte del Tribunale di Palermo ha appena emesso la sentenza del processo Open Arms: "Assoluzione perché il fatto non sussiste". L'imputato Matteo Salvini, commosso, abbraccia la compagna Francesca Verdini e le prime parole del leader della Lega, che rischiava 6 anni di carcere per sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio, sono per i suoi avvocati: il ministro ringrazia Giulia Bongiorno e gli altri legali Luigi Carta, Francesco Colotti, Crescenzo Manna, Lavinia Squicquero e Ludmila Laudonio con poche, sentite parole. (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altre fonti
Sono passati cinque anni, ma il ricordo della sofferenza inutile a cui sono state sottoposte le persone a bordo è vivissimo". A parlare è Rossella Miccio, presidente di Emergency. (Liberoquotidiano.it)
Dimostra che nel nostro Paese ci sono tanti giudici di cui ci possiamo fidare, tanti giudici che applicano rigorosamente la legge». «Io credo che questa sentenza sia importantissima per Matteo Salvini, che ha sofferto e patito tanto, ma credo anche che sia una bella risposta per tutta l’Italia. (La Stampa)
Con queste parole Andrea Crippa, vice-segretario della Lega, commenta il sondaggio tra i lettori di Affaritaliani.it dal quale emerge che circa il 95% di chi ha risposto - moltissimi in poche ore - giudica 'giusta' la sentenza del tribunale di Palermo che ha assolto il vicepremier e segretario della Lega nel processo Open Arms perché il fatto non sussiste. (Tiscali Notizie)
Eccoli, appartati in un angolo dell’hotel Wagner di Palermo. Poi appaiono i giornalisti... «Nooo, siamo in un cantuccio a festeggiare…». Francesca, lei oggi ha scritto su Instagram che Matteo è l'uomo più buono che lei abbia mai conosciuto... (Corriere della Sera)
Che sta un po’ a significare: abbiamo provato mandarlo alla sbarra non perché intimamente convinti che avesse commesso un reato, unico motivo utili a muovere le procure, ma per avere una bollinatura giudiziaria ad una valutazione meramente politica e “storica”. (Nicola Porro)
Matteo Salvini in tribunale a Palermo (il Giornale)