Pechino alla Ue: «Non accettiamo dazi su e-car, difenderemo le nostre aziende»

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Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Pechino “non è d’accordo o non accetta” i nuovi dazi Ue sulle e-car made in China a chiusura delle indagini antisovvenzioni che hanno rimarcato criticità a carico delle case automobilistiche europee. “La Cina non è d’accordo o non accetta la decisione e ha presentato un reclamo ai sensi del meccanismo di risoluzione delle controversie del Wto”, ha detto un portavoce del ministero del Commercio, per il quale la Cina “adotterà tutte le misure necessarie per proteggere con fermezza i legittimi diritti e interessi delle sue aziende”, pur prendendo atto che l’Ue continuerà le “consultazioni con la Cina sul piano di impegno sui prezzi”. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri giornali

I dazi Ue fanno inferocire Pechino, che ora si prende la sua vendetta: stoppa le Case intenzionate a investire in Europa. Se il Paese ha detto sì ai dazi, zero soldi in quella nazione, dice la Reuters. (Motorisumotori.it)

La decisione ha l'obiettivo di contrastare le sovvenzioni del governo cinese ai propri costruttori, considerate dalla Commissione una minaccia di danno consistente all'industria automobilistica europea. (Tom's Hardware Italia)

Salvo ripensamenti. Dipende da quanto ogni singolo costruttore abbia "collaborato" all'indagine svolta nei mesi scorsi dall'Ue per accertare l'esistenza di sovvenzioni da parte dello Stato cinese, che renderebbero più difficile la competizione da parte delle aziende europee. (La Gazzetta dello Sport)

Dazi sulle auto elettriche importate nella Ue, la Cina protesta

Non solo ritardo per quanto riguarda le misure e gli interventi da porre in essere nel contrasto al sommerso come previsto dal Pnrr ma anche mancanza di confronto con le parti sociali presenti nel Comitato nazionale istituito ad hoc e che il Governo avrebbe convocato solo due volte ad interventi già fatti. (Impresa Italiana)

Non solo Volkswagen, ma anche Mercedes e Porsche pensano ai tagli (AGI - Agenzia Italia)