Migranti, Cassazione: “Su Paesi sicuri, giudice può disapplicare decreto ministeriale”
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La Cassazione interviene sulla questione della designazione dei cosiddetti “Paesi sicuri”. Per la Cassazione “il giudice ordinario” “non può sostituirsi al ministro degli Affari esteri – si legge in una nota -. Non può neppure annullare con effetti erga omnes il decreto ministeriale. Può tuttavia”, “valutare la sussistenza dei presupposti di legittimità di tale designazione, ed eventualmente disapplicare in via incidentale, in parte qua, il decreto ministeriale recante la lista dei Paesi sicuri (secondo la disciplina ratione temporis), allorché la designazione operata dall’autorità governativa contrasti in modo manifesto”, “con i criteri di qualificazione stabiliti dalla normativa europea o nazionale”. (B-Lab Live!)
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Quindi, i magistrati non possono sostituirsi alle decisioni del ministero degli Esteri e alla lista dei «Paesi sicuri» decisa dal governo con legge primaria e contenuta nel decreto Flussi, ma devono fare una verifica, un’istruttoria adeguata, caso per caso. (il Giornale)
Rispondendo al rinvio pregiudiziale sollevato dal Tribunale di Roma il primo luglio 2024, la Corte ha chiarito che il giudice ordinario (Secolo d'Italia)