Il governo impugna il terzo mandato - Lega irritata, Salvini assente in Cdm

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Detto, fatto. Come ormai chiaro da qualche giorno e come annunciato dalla stessa Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine/inizio anno, nel Consiglio dei ministri di ieri sera il governo ha impugnato davanti alla Consulta la legge regionale della Campania che permetterebbe di fatto il terzo mandato per il governatore dem Vincenzo De Luca. Una decisione presa di fatto contro la Lega, visto il pressing dei governatori del Nord, il veneto Luca Zaia e il friulano Massimiliano Fedriga in testa... (NT+ Enti Locali & Edilizia)

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Non è un mistero che, tra le motivazioni, va annoverata la circostanza che FdI e FI abbiano messo gli occhi sulle presidenze di Veneto e Campania. Dunque, il governo impugna la legge-furbata varata dal Consiglio regionale campano tesa a “eternizzare” Vincenzo De Luca (Domani)

“De Luca sarà ancora candidabile e avrà modo di confrontarsi direttamente con gli elettori. (Agenda Politica)

"Per me non cambia nulla, andiamo avanti. Lo ha ribadito il presidente della regione Campania dopo la decisione del Governo di impugnare la legge regionale sul terzo mandato. (Tiscali Notizie)

Terzo mandato, il governo impugna la legge campana strappando con la Lega. Ma De Luca ha pronte le sue controdeduzioni

La premier Giorgia Meloni lo aveva anticipato ieri nel corso della conferenza stampa di inizio anno. Il Governo impugna la legge regionale della Campania, che autorizzerebbe il terzo mandato del governatore De Luca e di fatto blocca la strada a una nuova elezione anche del presidente del Veneto Luca Zaia (TGR Veneto)

De Luca sarà ancora candidabile e avrà modo di confrontarsi direttamente con gli elettori. Dopo l’impugnativa del governo sulla legge regionale che consente il terzo mandato, non ci sono più alibi: restituiamo ai cittadini la possibilità di scegliere. (NTR24)

Il centrodestra campano, compatto, esulta e chiede che Vincenzo De Luca ne prenda atto ed esca di scena. Sebbene le tensioni sull’argomento, nel corso del Consiglio dei ministri, non siano mancate, proprio tra gli alleati, con il ministro della Lega Calderoli che ha esperito l’ultimo vano tentativo per evitare strappi con la richiesta di una modifica della norma. (Corriere della Sera)