Golden Globes: importanti vittorie per Emilia Perez e The Brutalist. E ora si aspettano le candidature agli Oscar
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Senza un titolo in grado di dominare davvero come era successo l’anno scorso con Oppenheimer di Christopher Nolan, quest’anno i Golden Globes hanno assegnato premi un po’ a tutti, in modo ecumenico, dimostrando ancora una volta di essere un’occasione festosa più che competitiva. Se è vero che pochi artisti prendono questi premi sul serio dal punto di vista artistico, è però indubbio che abbiano i… (La Stampa)
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Ma se lo meritavano davvero? La risposta è sì per entrambi, nonostante ci fosse un film altrettanto di alto livello che è stato ingiustamente trascurato nelle scelte della stampa estera di Hollywood che assegna gli ambiti premi. (Il Sole 24 ORE)
Per il film italiano, già vincitore del Leone d'Argento a Venezia e presente nella shortlist degli Oscar, si è trattato di una competizione difficile in una categoria che includeva "Amore a Mumbai" di Payal Kapadia, "The Girl with the Needle" di Magnus von Horn, "Io sono ancora qui" di Walter Salles e "Il seme del fico sacro" di Mohammad Rasoulof. (l'Adige)
Il film di Jacques Audiard ha vinto il Golden Globe anche per il miglior film non in inglese superando l'italiano Vermiglio (Open)
MIGLIOR REGISTA CINEMATOGRAFICO: Brady Corbet con ‘The Brutalist’ MIGLIOR ATTRICE IN UN FILM, COMMEDIA O MUSICAL: Demi Moore in ‘The substance’ (LAPRESSE)
Su 10 nomination si porta a casa la statuetta per Miglior film commedia o musicale, Miglior film straniero, battendo così 'Vermiglio' di Maura Delpero - che continua la sua corsa verso gli Oscar - ma anche quella per Miglior attrice non protagonista a Zoe Saldaña, alla sua prima nomination. (Adnkronos)
Niente da fare al Golden Globe per " Vermiglio " il film girato in Trentino e diretto dalla regista solandra Maura Delpero , già vincitore del " Leone d'Argento Gran ... TRENTO . (Virgilio)