Siria, incursione Turchia imminente? I timori Usa e l'appello dei curdi

Siria, incursione Turchia imminente? I timori Usa e l'appello dei curdi
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Adnkronos ESTERI

La Turchia e le milizie alleate rafforzano il dispiegamento di unità al confine con la Siria e nuovi sviluppi potrebbero essere imminenti. A confermarlo sono fonti ufficiali statunitensi. I curdi si rivolgono a Donald Trump e gli chiedono di mantenere la promessa che "gli Stati Uniti non li abbandoneranno", che "tuteleranno la dignità e la sicurezza di coloro che sono stati alleati fedeli nella battaglia per pace e sicurezza". (Adnkronos)

Ne parlano anche altre testate

Di Lorenzo Pallavicini – (Notizie Geopolitiche)

All’inizio della rivolta del 2011, la Turchia era il modello degli insorti: un Paese musulmano, democratico e in rapido sviluppo economico. Il presidente Recep Tayyip Erdoğan si sarebbe accontentato di quel ruolo e, d’altra parte, quella carta si stava svalutando in seguito alle trattative con i curdi di casa propria per una soluzione politica del conflitto. (Start Magazine)

Mario Hermoso, difensore spagnolo arrivato alla Roma durante il mercato estivo, non ha convinto pienamente. L’errore commesso contro la Sampdoria, che ha portato al gol avversario, è solo l’ultimo di una serie di prestazioni sottotono che hanno attirato critiche e acceso i riflettori sul suo futuro. (Europa Calcio)

Siria. Risorse di guerra elettronica turche e il ruolo chiave nell’offensiva jihadista

Nella sua video rubrica, «Oriente Occidente», Federico Rampini commenta la caduta del regime di Bashar al-Assad, in Siria, «un evento nella storia del Medio Oriente tra i più importanti dal 1948 ad oggi». (Corriere TV)

Guarda il video qui sotto, a questo link o sul Canale You Tube di Analisi Difesa. Gaiani: “In Siria perdono i curdi e l’Iran, ma il vincitore è Erdogan” (Analisi Difesa)

L’offensiva dei ribelli siriani che ha portato alla caduta di Damasco e alla fuga di Bashar al-Assad verso Mosca non è stata soltanto il risultato delle avanzate terrestri sul campo. Un ruolo cruciale è stato giocato dalla guerra elettronica turca, la cui tecnologia ha permesso di neutralizzare le telecomunicazioni militari del regime e di disorientare le forze fedeli all’ex presidente. (Notizie Geopolitiche)