Il deposito della Nord. Una santabarbara tra sedie e scatoloni. Preso l’ultrà Ferrario
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Sedie in fila sul pavimento. Scatoloni ovunque. Scaffali. Materiale da bar. Poltrone accatastate. Lastre di lamiera. Un cartello in cima a un palo di ferro con la scritta "Tifosi Inter CN 69". Solo un magazzino, all’apparenza, protetto da tre porte basculanti che si aprono sul vialetto dei box di uno stabile di via Comotti, a Cambiago. Lì, nel tardo pomeriggio di venerdì, sono entrati gli investigatori della Squadra mobile che da mesi stanno scandagliando la galassia del mondo ultrà, scoprendo che in realtà quei locali apparentemente anonimi – come nelle riprese del TgR – erano anche il nascondiglio di un arsenale. (IL GIORNO)
Su altri media
Un kalashnikov, due fucili, tre pistole, mitragliette, tre granate, centinaia di munizioni, giubbotti antiproiettile e pettorine delle forze dell’ordine. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Un'altra domanda riguarda l'arsenale in sé: si vuole sapere da dove arriva e chi l'ha procurato. (TGR Lombardia)
L'inchiesta sugli ultras prosegue e arriva una nuova svolta: la Polizia ha scoperto un deposito di armi che si reputa possa essere l'arsenale della Curva Nord interista.Arriva un'ulteriore novità nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Milano sugli ultras di Inter e Milan, che ha già portato all'arresto di diversi esponenti delle due tifoserie. (Calciomercato.com)
Il deposito d'armi, tra l'altro, dovrebbe essere di proprietà della Curva Nord dell'Inter, e la sua confisca sarebbe avvenuta seguendo le tracce lasciate da una proprietà immobiliare di Andrea Beretta, ultras nerazzurro finito in carcere dopo l'omicidio del collega di curva Antonio Bellocco. (CalcioNapoli1926.it)
Durante le indagini su un ultras collegato ad Andrea Beretta, attualmente in carcere per l'omicidio di Antonio Bellocco, un altro leader della curva, le forze dell'ordine hanno trovato diverse armi in un capannone, che potrebbero essere di proprietà del gruppo ultras interista. (Tutto Juve)
Pistole, kalashnikov e bombe a mano In un capannone, indagando su un ultras che sarebbe legato ad Andrea Beretta, l’ultrà nerazzurro in carcere per l’omicidio di Antonio Bellocco, altro capo della Curva, sono stati sequestrati pistole, kalashnikov, bombe a mano e molti proiettili. (malpensa24.it)