Paolo Cognetti, "Legato a un letto mani e piedi in ospedale"
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Paolo Cognetti, noto scrittore milanese vincitore del Premio Strega nel 2017 con "Le otto montagne", ha recentemente rivelato di essere stato sottoposto a due trattamenti sanitari obbligatori (Tso) nel corso dell'ultimo anno. In un'intervista al Tgr Lombardia, Cognetti ha raccontato di essere stato legato al letto mani e piedi, con una siringa infilata in una gamba, un'esperienza che ha definito indimenticabile.
Il primo Tso è avvenuto a gennaio, mentre il secondo si è verificato recentemente. Cognetti, irriconoscibile senza barba e con i capelli tinti di rosso, ha condiviso i dettagli di questi episodi, spiegando come la depressione lo avesse portato a uno stato di apatia totale. Trascorreva le giornate nella sua baita, fissando il soffitto, senza provare amore né per i suoi genitori, che lo accudivano, né per il suo cane Lucky. I pensieri suicidi erano all'ordine del giorno, tanto che aveva già preparato una corda e una trave, cercando solo di capire come salire sulla sedia.
L'alcolismo ha aggravato la sua situazione, rendendo ancora più difficile la decisione di lasciare la compagna con cui stava da dodici anni. Cognetti ha raccontato di aver saltato una visita dallo psichiatra, ritenendo non urgente l'incontro, e di essersi ritrovato con polizia e ambulanza sotto casa. La sua compagna, preoccupata per il suo stato mentale, aveva insistito affinché andasse in pronto soccorso, dicendogli che stava delirando.
Questa confessione, che segue un'intervista rilasciata a Repubblica, mette in luce il lungo e doloroso percorso psicologico affrontato dallo scrittore.