Attacco hacker Napoli, il ministro Nordio: «Cerchiamo sistemi appropriati e sicuri, ma sappiamo difenderci»

Attacco hacker Napoli, il ministro Nordio: «Cerchiamo sistemi appropriati e sicuri, ma sappiamo difenderci»
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«Sono riusciti ad hackerare persino il Cremlino. Oggi la tecnologia avanza, non solo le organizzazioni criminali, ma anche i dilettanti sono in grado di bucare le reti, finché non si trovano i sistemi più appropriati e sicuri». Queste le parole del ministro della giustizia Carlo Nordio, intervenuto a Napoli al convegno “Scenari giuridici e sociali delle violenze di genere: dalla repressione alla percezione e prevenzione del fenomeno”. (ilmattino.it)

La notizia riportata su altri giornali

La difesa ha sostenuto l’assenza delle condizioni per mantenere la detenzione in carcere, a Roma. I giudici del tribunale del riesame di Napoli non hanno accolto il ricorso del difensore, l’avvocato Gioacchino Genchi. (quotidianodigela.it)

NAPOLI (ITALPRESS) - “Oggi la tecnologia avanza a passi molto rapido per cui le organizzazioni criminali, ma anche i dilettanti in particolari condizioni, sono in grado di bucare, finché non si trovano i sistemi più appropriati, anche i sistemi apparentemente più sicuri. (Il Sole 24 ORE)

L’ottava sezione penale del tribunale del Riesame ha anche confermato a Napoli la competenza territoriale dell’inchiesta. (Gazzetta del Sud)

Hacker arrestato, spiava la procura di Firenze. Aveva la password di 21 magistrati su 25

Questa mattina, davanti ai giudici del tribunale del riesame partenopeo, la procura ha avanzato appunto la richiesta di conferma della misura, della quale invece il difensore del giovane, l’avvocato Gioacchino Genchi, chiede la revoca. (quotidianodigela.it)

La circostanza emerge dagli approfondimenti investigativi eseguiti dalla Procura di Napoli sulle informazioni acquisite e analizzate dagli inquirenti nell’ambito dell’indagine sulle incursioni dell’hacker siciliano 24enne Carmelo Miano arrestato tra l’altro con l’accusa di avere violato i server del Ministero della Giustizia. (Gazzetta del Sud)

La circostanza emerge dagli approfondimenti investigativi eseguiti dalla procura di Napoli sulle informazioni acquisite e analizzate dagli inquirenti nell’ambito dell’indagine sulle incursioni dell’hacker siciliano 24enne Carmelo Miano, arrestato tra l’altro con l’accusa di avere violato i server del ministero della Giustizia. (LA NAZIONE)