La voce di Alberto Stasi nella telefonata dopo l'omicidio di Chiara Poggi: "Forse è viva, sangue dappertutto"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
“Credo che abbiano ucciso una persona, non ne sono sicuro, forse è viva”, queste le parole che Alberto Stasi riferì all’operatrice del 118 nel giorno in cui si consumò l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, in provincia di Pavia. Secondo la versione riferita all’operatrice l’allora fidanzato della 26enne rinvenuta priva di vita avrebbe trovato, nell’abitazione dei Poggi in via Giovanni Pascoli, una scena in cui c’era “sangue dappertutto” e per questo si stava recando presso la caserma dei carabinieri per denunciare il fatto. (Virgilio Notizie)
Ne parlano anche altre testate
«Il Dna raccolto era scarso e degradato e non consentiva di definire un'ipotesi d'identità». Così il professor Francesco De Stefano, il genetista nominato dalla Corte d'Assise d'Appello nel processo 'bis' sul delitto di Garlasco (L'Unione Sarda.it)
Per lui Chiara Poggi era la sorella più grande del suo amico. Nonostante Marco Poggi lo abbia sempre difeso, testimoniando l'assenza di un movente, e sebbene siano molteplici gli elementi che già otto anni fa hanno «dimostrato» la sua «totale estraneità", Andrea Sempio, 37 anni, un lavoro in un negozio di telefonia in un centro commerciale di Voghera, ritorna sotto i riflettori, e si ritrova, suo malgrado, nel tritacarne. (leggo.it)
L'avvocato dei Poggi Gian Luigi Tizzoni Poggi, in attesa delle ultime formalità, già lunedì dovrebbe depositare la sua nomina in Procura a Pavia. Rita e Giuseppe Poggi parteciperanno come parte offesa ad ogni fase dell'indagine che la Procura di Pavia ha riaperto nei confronti di Andrea Sempio. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
La riapertura delle indagini nei confronti di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, è motivato dalla giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli alla luce "degli elementi nuovi e, in particolare, della utilizzabilità del profilo genetico estratto dal materiale biologico rinvenuto sotto le unghie della vittima e alla sua compatibilità con il profilo genetico riconducibile all’indagato", amico del fratello della vittima. (Liberoquotidiano.it)
MILANO. I reperti che erano presenti all'ufficio corpi di reato del Tribunale di Pavia e che riguardavano il caso di Garlasco, come ad esempio il pigiama che Chiara Poggi indossava quando è stata uccisa, sono stati smaltiti nel 2022 e sono dunque andati distrutti, come avviene spesso in questi casi con sentenze definitive e dopo tanti anni, anche per questioni logistiche, di spazi. (l'Adige)
L’assenza di Andrea Sempio al centro commerciale Montebello è di quelle che si notano. Dietro al banco del negozio dove vendeva sim fino a inizio settimana, la collega ci respinge cortese: «Non ho… (La Repubblica)