Disostruttori e attrezzisti per preparare la via: «Lavoro in simultanea, anche con l’esplosivo»
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Martelli, punte, leve, demolitori e micro cariche esplosive fatte di dinamite e piccoli detonatori da attivare con onde d’urto. Sono gli attrezzi del mestiere delle cinque squadre di disostruttori che si sono alternate all’interno delle grotte e dei cunicoli dell’Abisso Bueno Fonteno tra l’alba di domenica e le prime luci di martedì, quando hanno ultimato il lavoro per allargare i punti più angusti del percorso lungo il quale si sta muovendo in barella Ottavia Piana, la speleologa rimasta ferita sabato intorno alle 18 in un ramo di forra ancora inesplorato. (L'Eco di Bergamo)
La notizia riportata su altri media
Il consiglio di sicurezza dell'Onu chiede anche alla Siria e ai Paesi vicini di evitare qualsiasi azione che possa mettere a rischio la stabilità regionale. E' quanto si legge in una nota, dove si sottolinea che è necessario consentire ai siriani di determinare il "loro futuro". (Tuttosport)
Erano le ore 2.59 di questa notte quando i soccorritori hanno riportato in superficie la speleologa bresciana di 32 anni, Ottavia Piana che dal pomeriggio di sabato 15 dicembre era rimasta intrappolata, a seguito di una caduta, in una parte inesplorata della grotta 'Abisso Bueno Fonteno' in provincia di Bergamo. (Liberoquotidiano.it)
Alle 2:59 della mattinata di oggi, 18 dicembre, i soccorritori sono riusciti a raggiungere l’uscita, portando con sé la barella con la donna, rimasta ferita sabato pomeriggio durante un’esplorazione nella grotta Abisso Bueno Fonteno (ChietiToday)
È stata portata fuori dalla grotta alle 3.15 di ieri notte la speleologa Ottavia Piana, bloccata da sabato pomeriggio dopo una caduta di schiena da un'altezza di oltre cinque metri mentre esplorava un tratto ancora poco noto dell'Abisso Bueno Fonteno, nel bergamasco. (L'Unione Sarda.it)
Alle 3.10 del 18 dicembre l’uscita dalla grotta: ad attendere la speleologa Ottavia Piana c’era il compagno che, con la famiglia e gli amici, ha vissuto tre giorni e tre notti di apprensione per le condizioni in cui si trovava la 32enne bresciana, di Adro. (L'Eco di Bergamo)
L’esploratrice ha le ossa del viso e delle gambe rotte e a soccorrerla sono arrivate diverse squadre di esperti che, però, si trovano a lottare con la dura roccia inesplorata, nei visceri oscuri della terra. (il Resto del Carlino)