Ma la destra inveiva: “Pechino è sleale, comunista e nemica”

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Un regime contro “le più elementari regole del mercato”, un Paese “che fa concorrenza sleale a tutto il pianeta”, le cui mire sono “espansionistiche e predatorie”. Di fronte a Xi Jinping, Giorgia Meloni avrà potuto citare un florilegio di complimenti che in questi anni FdI e FI hanno dedicato a Pechino, soprattutto commentando il Memorandum … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Da noi una rete logistica, collegata al sistema portuale, capace di elevare il livello di competitività e attrattività del Paese su scala internazionale anche grazie al Sud, che vale il 47% del traffico merci nazionale (ma si arriva al 60% per il settore manifatturiero meridionale). (ilmattino.it)

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping a Pechino nel secondo dei quattro giorni di visita in Cina. La presidente del Consiglio ha incontrato il leader della Repubblica popolare cinese nel secondo dei quattro giorni di visita nel Paese, che cade, come ricordato dalla premier, nell'anno dell'anniversario dei 700 anni dalla morte di Marco Polo e dei 20 anni del partneriato strategico tra i due Paesi (Euronews Italiano)

La Via della Seta torna nel vocabolario di Giorgia Meloni. (Il Fatto Quotidiano)

Meloni a Pechino, un tentativo di ripartenza

Per Giorgia Meloni un’ideale Via della Seta lega ancora oggi l’Italia e la Cina. È il ponte, ancora attualissimo, costruito settecento anni fa Marco Polo e del quale la presidente del Consiglio ha celebrato a Pechino la figura e l’opera, per disegnare una strategia nuova nei rapporti con il Dragone: «A volte la strada è stata più agevole, altre volte in salita, ma questa strada è rimasta sempre percorribile». (Corriere della Sera)

Sforando l’ora concordata - e poi a piedi, uno di fianco all’altra, proseguendo il colloquio lungo i viali alberati dei giardini della Diaoyutai State House. (Adnkronos)

Roma vorrebbe convincere Pechino a portare parte della produzione di auto elettriche in Italia, così da sopperire al calo di produzione di Stellantis (ex Peugeot e Fiat). La Cina, da parte sua, si dice pronta ad esplorare la cooperazione in aree emergenti, ma per il momento non c’è alcun progetto concreto. (RSI.ch Informazione)