Omicidio Nada Cella, rinvio a giudizio dopo 28 anni
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GENOVA - Dopo quasi tre decenni, il caso dell'omicidio di Nada Cella, la giovane segretaria uccisa il 6 maggio 1996 nello studio del commercialista Marco Soracco a Chiavari, ha finalmente raggiunto una svolta significativa. La Corte d'Appello di Genova ha deciso di rinviare a giudizio Anna Lucia Cecere, ex insegnante accusata di essere l'assassina, insieme al commercialista Soracco e alla madre di quest'ultimo, Marisa Bacchioni.
L'udienza, durata dieci ore, ha visto la terza sezione penale della Corte d'Appello accogliere il ricorso della pm Gabriella Dotto contro il non luogo a procedere deciso dalla gip Angela Maria Nutini. La decisione di rinviare a giudizio Cecere, Soracco e Bacchioni rappresenta un passo cruciale verso la ricerca di verità e giustizia per la famiglia di Nada Cella, che da anni attendeva questo momento.
Il delitto, avvenuto nello studio dove Nada lavorava come segretaria, ha scosso profondamente la comunità di Chiavari e ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva. La riapertura del caso, avvenuta grazie all'insistenza della famiglia e al lavoro meticoloso della polizia e della procura, ha portato alla luce nuovi elementi che hanno permesso di riavviare il procedimento giudiziario.
La madre di Nada, Silvana Smaniotto, ha espresso la sua soddisfazione per la decisione della Corte, sottolineando l'importanza di questo passo per la restituzione di verità e giustizia.