Fmi tagli le stime del Pil in Italia. Germania a crescita zero
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Il Fmi (Fondo monetario internazionale) ha ridotto le stime di crescita del Pil dell’Italia sia per il 2025 che per il 2026, ma a preoccupare di più sono i tagli sul Pil della Germania. È quanto emerge dai dati contenuti nel World Economic Outlook pubblicato dall’istituzione economica che rappresenta 191 Paesi. Il documento riflette il contesto di incertezza creata dalla guerra dei dazi scatenata dalla Casa Bianca (Economy Magazine)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Si delineano, in queste ore, i contorni dell’idea di pace per l’Ucraina degli Usa: riconoscimento dell’appartenenza della Crimea alla Russia, con la levata delle sanzioni decise nel 2014 al momento dell’annessione, in cambio di una sospensione delle ostilità lungo la linea del fronte attuale, lasciando di fatto Mosca in controllo delle quattro regioni occupate e già annesse con i referendum, finora mai riconosciuti, del settembre 2022. (Giampiero Gramaglia – Gp News)
Le previsioni precedenti, più ottimistiche, sono state dunque riviste al ribasso: a gennaio il FMI stimava una crescita dello 0,7% per il 2025 e dello … (HuffPost Italia)
Per quest’anno, dopo gli ultimi tagli effettuati nel World economic Outlook, l’istituzione stima una espansione del Pil dello 0,4%, cui dovrebbe seguire 0,8% nel 2026, un più 0,6% nel 2027, più 0,7% nel 2028 e una crescita sempre dello 0,7% sia su 2029 che su 2030. (Askanews)

Per l’anno in corso l’FMI vede un’espansione ridotta allo 0,4% dal +0,7% atteso a gennaio, mentre per il 2026 la crescita dovrebbe attestarsi allo 0,8%, un decimo in meno delle proiezioni di tre mesi fa. (ItaliaOggi)
Le stime del Pil Italia 2025 Nel nuovo World Economic Outlook, Roma è accreditata di una crescita economica dello 0,4% nel 2025 e dello 0,8% nel 2026, dati rivisti al ribasso rispettivamente dello 0,3% e dello 0,1% rispetto allo scorso gennaio. (lapresse.it)
ROMA – Dal Fondo monetario internazionale arriva un’altra conferma. La guerra commerciale iniziata lo scorso febbraio da Donald Trump avrà un impatto negativa sulla crescita. Su questo organizzazioni ed enti internazionali sono d’accordo, come sul fatto che è impossibile stabilire con precisione la portata degli effetti dei dazi a causa dell’alta incertezza. (la Repubblica)