Il Washington Post censura una vignetta contro Bezos. L'autrice: "Mi dimetto, svolta pericolosa"
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Ann Telnaes ha criticato la scelta del quotidiano: "Non era mai successo". La risposta del direttore dei commenti: "Avevamo già pubblicato un editoriale sull'argomento, non volevo ripetizione del messaggio" (il Giornale)
Su altri giornali
Descrivendo, infine, ciò che il Post spera di vedere in un leader: «Carattere e coraggio al servizio dell'etica americana, venerazione per lo Stato di diritto e rispetto per la libertà umana in tutti i suoi aspetti». (Corriere del Ticino)
La vignettista del Washington Post realizza un disegno satirico sull'editore del quotidiano, Jeff Bezos, e si dimette perché la vignetta non viene pubblicata. Ann Telnaes ha voluto raffigurare i nemici un tempo giurati del tycoon che hanno cambiato diametralmente atteggiamento. (La Stampa)
“Lavoro per il Washington Post dal 2008 come vignettista editoriale. Ho ricevuto feedback e conversazioni produttive e alcune divergenze, ma in tutto questo tempo non ho mai visto una vignetta eliminata a causa di chi o cosa ho scelto di indirizzare la mia penna. (Il Fatto Quotidiano)
Uno ad uno i grandi editori che spesso hanno interessi legati ad altre attività industriali, stanno andando in processione alla corte del nuovo imperatore per ingraziarsi i suoi favori. Il primo mandato di Donald Trump aveva provocato un rialzo nelle vendite dei grandi giornali come New York time the Washington Post sui quali un pubblico preoccupato cercava informazioni su una presidenza che minacciava di infrangere le regole basilari della democrazia. (articolo21)
Ann Telnaes ha pubblicato un messaggio venerdì sulla piattaforma online Substack dicendo di aver disegnato una vignetta che mostrava un gruppo di dir… (L'HuffPost)
Dopo l’addio della vignettista Premio Pulitzer Ann Telnaes – dopo che la scorsa settimana il quotidiano aveva censurato un disegno satirico in cui era coinvolto, assieme ad altri tycoon, il proprietario Jeff Bezos inginocchiato sotto una statua di Donald Trump – hanno dato l’addio al Washington Post la capo dell’ufficio di Washington Ann Caldwell, passata alla rivista Puck, mentre il Wall Street Journal ha confermato l’assunzione di Josh Dawsey che per otto anni, dal 2017, aveva coperto sia l’amministrazione Trump che il ritorno del tycoon alla politica dopo la batosta elettorale del 2020. (Il Fatto Quotidiano)