Gori ricorda Pandolfi: “Bergamo gli è profondamente riconoscente per quanto ha fatto”
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Bergamo. "A Filippo Paldolfi mi lega il ricordo di alcune intense chiacchierate a pranzo, agli inizi della mia esperienza di sindaco a Bergamo, quando ancora le sue condizioni di salute erano buone - afferma l'eurodeputato Giorgio Gori -. Erano occasioni per me estremamente preziose. Pandolfi - attingendo ad una ricchissima esperienza politica e di governo, in Italia e in Europa, ad una memoria prodigiosa e ad una straordinaria vivacità intellettuale - vi si disponeva infatti con grande generosità, prodigo di ricordi e di consigli. (BergamoNews.it)
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Il segretario provinciale del Partito Democratico Gabriele Giudici e il segretario cittadino Alessandro De Bernardis esprimono il loro cordoglio per la scomparsa di Filippo Maria Pandolfi, ricordandolo come "un grande uomo delle istituzioni e un fervente europeista". (BergamoNews.it)
Nel 1945 Pandolfi si iscrisse alla Dc, nel 1960 divenne segretario della a Bergamo, consigliere comunale e capo della maggioranza, dal 1964 al 1968 segretario provinciale del partito. (la Repubblica)
Nella sua lunga attività politica ha impersonificato la vocazione europeista dell'Italia. "Mi unisco alla città di Bergamo, e a quanti hanno vissuto l'esperienza democratico cristiana, nel ricordo di Filippo Maria Pandolfi, deceduto in queste ore. (Civonline)
Lutto a Bergamo per la scomparsa dell’ex ministro Filippo Maria Pandolfi, uno dei più importanti politici bergamaschi degli ultimi decenni. È morto all’età di 97 anni Filippo Maria Pandolfi, parlamentare di lungo corso e più volte ministro e commissario europeo. (Virgilio Notizie)
Nel 1945 Pandolfi si iscrisse alla Dc, nel 1960 divenne segretario della a Bergamo, consigliere comunale e capo della maggioranza, dal 1964 al 1968 segretario provinciale del partito. Bergamasco, cresciuto nelle file dell'Azione Cattolica e poi sui banchi del liceo Sarpi di Bergamo, ha partecipato alla Resistenza nelle file del Fronte della gioventù per l'indipendenza nazionale e per la libertà. (IL GIORNO)
Tra i ragazzi l'antagonismo forte era tra la destra e la sinistra, ma tutti vivevamo una sorta di rigetto del mondo adulto che in politica era un'insofferenza verso i metodi paludati, grigi, burocratici di chi governava e gestiva le istituzioni". (BergamoNews.it)