Hotel in provincia di Belluno rifiuta ospitalità a coppia israeliana

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Un episodio di discriminazione antisemita ha scosso la tranquilla località di Selva di Cadore, in provincia di Belluno. Il titolare dell'Hotel Garni Ongaro, Patrick Ongaro, ha rifiutato di accogliere una coppia israeliana che aveva prenotato due notti tramite Booking.com. La coppia, sorpresa e indignata, ha ricevuto un messaggio in cui veniva definita "non gradita" a causa della loro nazionalità, accusata di essere responsabile di "genocidio".

L'episodio, che ha suscitato un'ondata di indignazione, è stato confermato dalla stessa struttura ricettiva, che ha rifiutato di fornire ulteriori spiegazioni quando contattata dall'ANSA. Attualmente, l'account Booking dell'hotel non è raggiungibile, segno di una possibile sospensione o chiusura temporanea in seguito all'accaduto.

Questo caso di discriminazione non è il primo a verificarsi nelle Alpi venete negli ultimi mesi. A luglio, un episodio simile aveva coinvolto un host di Airbnb, anche se in quel caso si era trattato di una mal interpretazione. Tuttavia, nel caso dell'Hotel Garni Ongaro, il rifiuto è stato chiaro e inequivocabile, specificato direttamente tramite la piattaforma di prenotazione online.

La vicenda ha portato alla luce un problema di intolleranza che, sebbene raro, continua a manifestarsi in alcune aree del Paese.