«Speravo in una casa decente, sono diventata anziana e il sogno svanisce»

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il manifesto INTERNO

«Sono 40 anni di patimenti». Più di due terzi della vita di Nunzia Cardone, che ieri in tarda mattinata sotto il tendone allestito dalla Protezione Civile cerca scampo alla calura e al sole che picchia nello spiazzo davanti la Vela Celeste. È una degli 800 sfollati e su di lei sembra che pesi un destino beffardo: «Sono arrivata a Scampia all’inizio degli anni Ottanta da Miano, un quartiere vicino, e sono andata ad abitare nella Torre A, la Vela Verde che è stata abbattuta qualche anno fa. (il manifesto)

Su altri media

Aiutare chi decide di mettere fine alla propria vita è un argomento controverso, tra una morte dignitosa e dilemmi etici. Il dilemma del suicidio assistito (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

La tensione a Scampia dopo il crollo di ieri notte alla Vela Celeste, la morte di due persone e il ferimento di altre, una parte dei quali bambini (2 sono gravi), sta salendo in maniera preoccupante. Occupata la sede dell'Università Federico II di Napoli, Scienze infermieristiche: circa 150 persone sono entrate nella struttura e non vogliono muoversi finquando non sarà chiarito dove dormiranno stanotte. (Fanpage.it)

L'urbanistica è fondamentale per la sociologia e quelle vele, che per me sono anche un orrore estetico, hanno simboleggiato una sorta di deportazione di massa di napoletani avvenuta secondo il principio giusto di una casa per tutti ma di quello terribilmente sbagliato di case popolari dove non c'erano integrazioni fra i ceti". (Today.it)

Il sindaco di Casoria incontra i residenti della palazzina che rischia abbattimento

“Siamo cinematografici ma abbandonati. Senza più lacrime, così non si può”, scrive il rapper napoletano su Instagram postando la foto di una donna disperata sopravvissuta alla tragedia. (CremonaOggi)

Il palazzo di via Indipendenza 41, a Casoria, potrebbe essere abbattuto ad Ottobre (Impresa Italiana)

Casoria. «Siamo al fianco delle 24 famiglie di via Indipendenza perché la casa è un loro diritto, acquisito con grandi sacrifici, e perché non possono pagare sulla loro pelle un prezzo così altro per errori altrui». (Impresa Italiana)