Sanità, fondi ridotti e medici in allarme

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INTERNO

La recente manovra finanziaria ha suscitato un'ondata di preoccupazione tra i medici ospedalieri, i quali, rappresentati dal sindacato Anaao Assomed, hanno espresso il loro disappunto per i fondi destinati alla sanità. Secondo le tabelle inviate a Bruxelles dal governo, i fondi previsti per il 2025 ammontano a soli 880 milioni di euro, una cifra ben lontana dai 3 miliardi inizialmente promessi. Questa riduzione dei finanziamenti, che si aggiunge al miliardo già stanziato l'anno scorso, ha portato i medici a dichiarare la loro intenzione di intraprendere azioni di protesta.

Pierino Di Silverio, segretario dell'Anaao Assomed, ha definito la situazione una "scandalosa mistificazione" che vanifica tutti i proclami fatti fino ad oggi. La preoccupazione principale riguarda la possibilità che i fondi vengano diluiti in più fasi, compromettendo sia il piano di assunzione del personale sia gli aumenti di stipendio tanto attesi. La situazione è resa ancora più critica dal fatto che il servizio sanitario nazionale è già in una condizione di emergenza, con risorse insufficienti per far fronte alle necessità quotidiane.

Il governo, dal canto suo, ha cercato di rassicurare i medici, affermando che le risorse ci sono e che la suddivisione tra quest'anno e il prossimo è ancora in corso. Tuttavia, queste dichiarazioni non sono riuscite a placare le preoccupazioni dei camici bianchi, che temono una diluizione dei fondi e una conseguente inefficacia delle misure promesse.

La tensione tra il governo e i medici ospedalieri è palpabile, e la possibilità di proteste su larga scala sembra sempre più concreta.