Malaria, cosa la scatena e come riconoscerla
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Preoccupa la segnalazione di un caso di malaria forse autoctono a Verona, cioè in una persona che sembra non avere una storia di viaggi recenti in Paesi in cui la malattia è endemica. L’incubo del ritorno di questa malattia ha fatto scattare i sistemi di allerta, ma gli esperti invitano alla calma. “Che si tratta di un caso di malaria autoctono è ancora da confermare”, precisa Federico Giovanni Gobbi, direttore del Dipartimento di Malattie infettive, tropicali e microbiologia dell’Irccs di Negrar, che sta seguendo da vicino la vicenda. (la Repubblica)
La notizia riportata su altre testate
È importato e non autoctono il caso di malaria diagnosticato diagnosticato dall’Azienda ospedaliera di Verona. È quanto precisa in una nota la Regione Veneto, spiegando che “un recente viaggio all’estero in area endemica per malaria, inizialmente non dichiarato” dalla persona colpita “consente di classificare il caso come importato“. (LAPRESSE)
La malattia si manifesta con febbre, brividi intensi, sudorazione, mal di testa, nausea, vomito, dolori muscolari. Lo comunica la Direzione Prevenzione della Regione Veneto. (altovicentinonline.it)
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – Venerdì 8 novembre 2024 (agenzia giornalistica opinione)
La Regione Veneto ha attivato le misure di sorveglianza (BlogSicilia.it)
In Veneto, a Verona, è da qualche ora stato registrato un caso autoctono di malaria. Una segnalazione che ha dell’incredibile dato che questa malattia, in Italia, è stata eradicata ufficialmente negli anni ’70 dopo numerosi interventi di bonifica e controllo delle zanzare. (Quotidiano di Sicilia)
VERONA . Leggi tutta la notizia (Virgilio)