Andrea Prospero poteva salvarsi. Le chat choc dopo il suicidio in diretta social: «Un’ambulanza per quel fesso? Facciamoci gli affari nostri»

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«Chiamiamo l’ambulanza a quel fesso?». «E fra’ col tuo cell? Se è vero e lo trovano con il cell e tutto?». «Un po’ di ca..i nostri». Insomma, no. Troppo rischioso. Ed è così che Valemno e Thomas Burberry decidono in pochi istanti di lasciar morire Andrea Prospero, suicida in diretta Telegram con un mix di Xanax e ossicodone. Perché l’orrore della chat che in 35 minuti e pochi secondi ha visto morire il diciannovenne di Lanciano in un monolocale del centro storico di Perugia non è finito con l’ultimo fiato dello studente. (ilmessaggero.it)

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Le parole si riferiscono al diciottenne romano agli arresti domiciliari per induzione o aiuto al suicidio nell'ambito delle indagini sulla morte a Perugia dello studente universitario Andrea Prospero e sono state pronunciate dal legale del giovane, l'avvocato Alessandro Ricci. (RaiNews)

Si chiamano Emiliano Volpe e Iacopo Riccardi i due indagati per la morte di Andrea Prospero a Perugia. Volpe è il 18enne finito agli arresti domiciliari. Riccardi è il ragazzo di Afragola indagato per detenzione e spaccio. (Open)

Una montagna da scalare, un peso insopportabile da affrontare per un ragazzo di 18 anni, che "può immaginare, è distrutto da tutto questo" spiega il suo legale, l’avvocato Alessandro Ricci. Potrà scegliere se rispondere alle domande o avvalersi della facoltà di non farlo. (LA NAZIONE)

Venerdì 21 marzo, di mattina, il giovane comparirà davanti al gip del capoluogo umbro per l'interrogatorio di garanzia. (Il Centro)

Centosettanta euro pagati a Marco, giovane di Afragola che gestiva partite di ossicodone, per sette pastiglie arrivate quel 24 gennaio nello stesso locker inpost di Perugia dove il giorno precedente era andato a r… Così, alla fine, dopo sei mesi in cui studiava ossessivamente il modo più indolore e sicuro per togliersi la vita, Andrea Prospero aveva deciso. (la Repubblica)

Il caso dello studente di Lanciano trovato morto a Perugia: l’ignoto utente di Telegram nelle conversazioni con cui l’arrestato ha spinto il 19enne abruzzese a farla finita. (Nella foto: Andrea Prospero con il padre, la sorella e la madre) (Il Centro)