Indipendenza della magistratura e Stato costituzionale di diritto

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Giustizia Insieme INTERNO

Il drammatico attacco in atto alla magistratura, alla sua indipendenza e alla sua stessa funzione in uno Stato di diritto, richiede, a mio giudizio, una riflessione urgente dei giuspubblicisti. Sono sollecitato non solo dai comportamenti e dagli atti senza precedenti di governo e maggioranza parlamentare (con il consenso di pezzi di opposizione). Ma dall’atteggiamento dei mezzi di comunicazione di massa (il Corriere della Sera che dà per scontata una “guerra di trent’anni”, a partire cioè da Mani pulite, tra “politica e magistratura”) e da posizioni di non pochi giuristi (di recente un pezzo di Pier Luigi Portaluri sul Foglio del 2 febbraio, che sposa la tesi, già sostenuta da Sabino Cassese con “Il governo dei giudici”, della volontà dei magistrati di sostituirsi al potere politico). (Giustizia Insieme)

Se ne è parlato anche su altre testate

Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – Punire i magistrati che esprimono le loro opinioni politiche? “No, non è una questione all’ordine del giorno. E non è un disegno di legge che sia stato apprestato da noi. (Dire)

Non è una questione già sul tavolo, non c’è alcun disegno di legge pronto a essere discusso. Ma il tema delle sanzioni ai magistrati che manifestano idee politiche, esprimendo il loro pensiero, è stato già questione di discussione all’interno del governo. (LA NOTIZIA)

La protesta all’inaugurazione dell’anno giudiziario e l’astensione dal lavoro dello scorso 27 febbraio. Giudici e pm sono uniti contro la riforma delle carriere. Parola del presidente Anm (L'Espresso)

È quanto scrive il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo a un’interrogazione parlamentare firmata dal capogruppo di FI al Senato, Maurizio Gasparri. (NT+ Diritto)

Il governo italiano sta valutando la possibile reintroduzione di un divieto per i magistrati riguardo a comportamenti che, pur legittimi, possono compromettere la loro credibilità personale, il prestigio dell'istituzione giudiziaria e la loro imparzialità. (Il Dubbio)

La nuova norma: puniti per opinioni che compromettono la terzietà. Parodi “È troppo vaga la formula che prevede lesioni dell’imparzialità pure solo in apparenza” (Il Fatto Quotidiano)