Meloni indagata: «A chiunque cadrebbero le braccia. Se i giudici vogliono governare si candidino. Io non mollo di un millimetro»

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ilmessaggero.it INTERNO

«A chiunque nei miei panni di fronte a questa vicenda cadrebbero un po' le braccia». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, intervenendo all'evento La Ripartenza, organizzato dal giornalista Nicola Porro a Milano, rispondendo a una domanda sull'atto inviato a lei e alcuni ministri sul caso Almasri dalla Procura di Roma. «L'atto era chiaramente un atto voluto - ha rimarcato -, tutti sanno che le Procure in queste cose hanno la loro discrezionalità come dimostrato da numerosissime denunce di cittadini contro le istituzioni e su cui si è deciso di non procedere con l'iscrizione nel registro degli indagati, come negli anni del Covid». (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

L'intervista all'avvocato 77enne che, con un esposto denuncia di quattro pagine, ha fatto scattare l’avviso di garanzia contro Giorgia Meloni, Matteo Piantedosi, Carlo Nordio e Alfredo Mantovano per l’intricata e nota vicenda del generale libico Almasri. (Sky Tg24 )

Ultim'ora news 30 gennaio ore 20 (Milano Finanza)

“Ieri mi ritrovo sulla prima pagina del Financial Times con la notizia che sono stata indagata e se in Italia i cittadini capiscono perfettamente quello che sta accadendo all’estero non è la stessa cosa”. (Il Fatto Quotidiano)

“I giudici vogliono governare: indagare me è colpire l’Italia”

Il paradosso è che ora è la sinistra a gridare al complotto. E ad accusare la premier Meloni di usare l'iscrizione nel registro degli indagati, sua e dei ministri Nordio e Piantedosi sul caso Almasri, per evitare il confronto in Parlamento e levarsi la responsabilità politica della vicenda elevandosi a vittima sacrificale della giustizia come al tempo fu Silvio Berlusconi. (il Giornale)

Siamo ritornati allo scontro tra potere politico e potere giudiziario che ha caratterizzato i governi Berlusconi? «Oggi non stiamo parlando di un avviso di garanzia per un reato privato ma di un presunto reato commesso nell’esercizio della funzione pubblica». (Italia Oggi)

Collegata con l’evento La Ripartenza di Nicola Porro a Milano, la premier attacca il procuratore di Roma Francesco Lo Voi e i giudici che “fanno un danno alla Nazione”. L’immagine è la stessa. (Il Fatto Quotidiano)