Il soprannome MaraZico per spiegare il suo enorme talento: tanti auguri Bruno. GRAFICA!
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Il soprannome MaraZico per spiegare il suo enorme talento: tanti auguri Bruno. GRAFICA! “Di Bruno ce n’è uno e viene da Nettuno. Bruno Giordano vaflo”. Questo era il coro con cui i tifosi della Roma acclamavano Bruno Conti e, contemporaneamente, deridevano (si fa per dire) l’altro Bruno della Capitale, cioè quel Giordano attaccante della Lazio. A parte due stagioni in prestito al Genoa a inizio carriera, Bruno Conti ha speso tutta la sua vita da calciatore nella Roma, motivo per il quale è lecitamente considerato una delle bandiere del club. (Voce Giallo Rossa)
La notizia riportata su altri media
Si tratta di un’intervista del giornalista Gianni Minà al grande attaccante nella quale il calciatore ripercorre i momenti più significativi della sua carriera sportiva legata indissolubilmente alla A. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
A Castel Volturno, proseguono i lavori agli ordini di Antonio Conte in vista della prossima sfida del campionato di Serie A del Napoli, in programma per domenica a ora di pranzo (12:30) contro il Venezia. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)
Intervistato da Relevo, Lorenzo Pirola, difensore dell’Olympiacos cresciuto nelle giovanili dell’Inter, è tornato sul terribile malore avuto in campo da Edoardo Bove al Franchi durante la sfida tra la Fiorentina e il club nerazzurro. (InterNews24.com)
Sono giorni di festa e di interviste per Bruno Conti che compie 70 anni. Oggi è il turno del Corriere dello Sport con un’intervista che fa scoprire ulteriormente il campione del mondo 1982. I giovani, Ranieri e Spalletti, il mio ritiro, Maradona che mi voleva al Napoli e il mio amore per la Roma”. (Terzo Tempo Napoli)
Sono giorni di festa e di interviste per Bruno Conti che compie 70 anni. Oggi è il turno del Corriere dello Sport con un’intervista che fa scoprire ulteriormente il campione del mondo 1982. SCOPRIRE TALENTI – «Superato il momento di difficoltà ho ripreso a lavorare con più entusiasmo di prima. (CalcioNews24.com)
Settanta anni corsi sempre nella sua corsia laterale, smarcandosi da chi gli riconosceva le doti tecniche, ma sosteneva che non avesse il fisico (Helenio Herrera), conquistandosi un ruolo da protagonista con chi non aveva mai avuto dubbi sul suo talento (Nils Liedholm), diventando in un mese di estate il miglior giocatore di un mondiale (Spagna 1982, lo soprannominarono MaraZico), conquistando uno scudetto storico con la Roma dopo una lunghissima attesa (1983), regalando una memorabile serata d’addio con un Olimpico strapieno (81mila persone, 23 maggio 1991), voltando pagina con leggerezza e diventando dirigente con l’incarico di scoprire talenti (dal 1991 a oggi, il suo colpo d’occhio ha arricchito le casse giallorosse). (Il Fatto Quotidiano)