Un limite per legge alle case vacanze sul Lago di Como? Impossibile in Lombardia, la sentenza che libera tutti
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La proposta di legge presentata in Regione Lombardia per mettere una soglia massima alle case vacanza (a partire dal Lago di Como)? È di fatto un’iniziativa già finita su un binario morto. A dirlo – come riporta il Corriere della Sera – che riporta una sentenza in apparenza inequivocabile secondo cui i Comuni italiani non possono in alcun modo imporre restrizioni alle attività di affitti brevi a scopo turistico, a meno che non abbiano funzione imprenditoriale. (ComoZero)
Su altre testate
DONA ORA (ADUC)
Questo verdetto, valido su tutto il territorio nazionale, riconosce ai proprietari il diritto di affittare i loro immobili per brevi periodi senza doverli trattare come strutture ricettive. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di un cittadino contro il regolamento sugli affitti brevi, annullando la decisione del TAR della Lombardia. (Tgcom24)
La sindaca Luisa Lavelli apprezza la sentenza del Consiglio di Stato poiché sono state fornite «alcune indicazioni relative ai regolamenti che disciplinano le locazioni turistiche perfettamente coincidenti con l’orientamento del Regolamento di Sirmione». (Corriere Brescia)

Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, da tempo si batte a livello locale e nazionale contro l’abusivismo ricettivo e l’assalto dei B&B nelle principali città d’arte a scapito della residenza. Per questo, nelle settimane scorse, ha salutato con favore la delibera della giunta Funaro che fissa regole precise per coloro che si occupano di locazioni turistiche nel centro storico. (La Nazione)
Il Consiglio di Stato mette una stop ai divieti imposti dai Comuni sugli affitti brevi osservando che l’attività di locazione turistica non rientra nel loro raggio d’azione. (Corriere Brescia)
“Vogliamo suggerire … (Il Fatto Quotidiano)