Venti miliardi in meno sui conti correnti: così l’inflazione ha impoverito gli italiani

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La Stampa ECONOMIA

L’inflazione e il caro-vita invertono la tendenza al risparmio degli italiani: dopo quattro anni di costanti aumenti, nel 2022 il saldo totale dei conti correnti delle famiglie del nostro Paese è diminuito di quasi 20 miliardi di euro. Da agosto a novembre si è registrato, infatti, un calo di 18 miliardi da 1.177 miliardi a 1.159 miliardi, con una riduzione dell’1,5%. La fotografia, scattata dal sindacato bancario Fabi, spiega che già a giugno, rispetto a maggio, c’era stata una prima diminuzione di dieci miliardi. (La Stampa)

Su altri giornali

L’inflazione e il carovita invertono la tendenza al risparmio degli italiani e portano ad una erosione dei conti correnti delle famiglie. E’ quanto emerge da una ricerca della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi). (il Fatto Nisseno)

Secondo i dati diffusi dalla Fabi, la federazione autonoma dei bancari, per il terzo mese di fila il saldo complessivo dei conti correnti degli italiani ha continuato a scendere, toccando quota 1159 miliardi, con un calo di 18 miliardi negli ultimi tre mesi (-1,5%) Una discesa che segna una netta inversione di tednndenza dopo quattro anni all'insegna di rialzi molto marcati. (la Repubblica)

L'inflazione e il carovita invertono la tendenza al risparmio degli italiani e portano ad una erosione dei conti correnti delle famiglie. È quanto emerge da una ricerca della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi). (Today.it)

Da agosto a novembre si è registrato, infatti, un calo di 18 miliardi da 1.177 miliardi a 1.159 miliardi, con una riduzione dell’1,5%. (il Fatto Nisseno)

Tra caro-energia ed inflazione le famiglie sono state costrette a utilizzare i risparmi nel tentativo di conservare il proprio tenore di vita (Quotidiano di Sicilia)

Roma – “Inflazione e carovita si ‘mangiano’ i conti correnti delle famiglie, meno 20 miliardi in un anno”. A rivelarlo, una ricerca Fabi, Second cui nel 2022 il saldo è calato di quasi venti miliardi di euro ed è la prima volta dal 2017. (Tuscia Web)