La madre di Renato Caiafa: "Mio figlio? Un bravo ragazzo"
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La madre di Renato Caiafa: "Mio figlio? Un bravo ragazzo" Sulla morte di Arcangelo Correra: "Si passavano la pistola come le figurine dei calciatori" "Lo Stato per me è processi, forze dell'ordine, provvedimenti restrittivi. E ho sempre perso con lo Stato, anche quando scoppiò il caso della rimozione del murale dedicato a mio figlio: lo hanno tolto, ok, lo Stato ha vinto, ma io vedo ancora tanti ragazzi armati in giro". (Ottopagine)
La notizia riportata su altri giornali
Anna Elia è la madre di Renato Benedetto Caiafa, il 19enne che ha ucciso Arcangelo Correra. Un altro suo figlio, Luigi Caiafa, è stato ucciso durante una rapina con una pistola giocattolo nel 2020. Suo marito Ciro è morto in via Sedil Capuano sotto gli occhi di moglie e figli. (Open)
Personale della Polizia di Stato ha eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto disposto dalla Procura di Napoli. (Adnkronos)
"Basta, svegliami da questo incubo e riscriviamo la storia, mai più un angelo invano". (Fanpage.it)
Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Arcangelo Correra, diciottenne napoletano, ha pronunciato le sue ultime parole, «Renà, non mi lasciare», prima di perdere i sensi e, purtroppo, la vita. Il racconto dell’accaduto è emerso durante l'udienza di convalida, con lo stesso Caiafa a riferire al giudice di Napoli, Iaculli, che stava maneggiando la pistola senza sapere se fosse vera o falsa, quando il colpo è partito per errore. (leggo.it)
Napoli sprofonda in una depressione che scardina l’iconografia di città allegra e facile costruita negli ultimi anni. Un grido d’allarme per la salute sociale della città: «Siamo in guerra e in contesti del genere occorre schierare l’esercito. (QUOTIDIANO NAZIONALE)