Rizzi alla guida del Dis, il cambio della guardia nei servizi segreti italiani
Articolo Precedente
Articolo Successivo
L'intelligence italiana è nuovamente al centro dell'attenzione, con il recente avvicendamento ai vertici del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis). Elisabetta Belloni, ambasciatrice e direttrice dimissionaria del Dis, ha lasciato il suo incarico, aprendo la strada a Vittorio Rizzi, già vicedirettore dell'Aisi e vice capo vicario della Polizia. La decisione, presa a margine del Consiglio dei ministri, segna la fine dell'era Belloni e l'inizio di una nuova fase per i servizi segreti italiani.
Belloni, che ha recentemente rilasciato un'intervista al Corriere della Sera, ha smentito le dichiarazioni polemiche attribuitele in precedenza, affermando di non aver lasciato il Dis "sbattendo la porta" e negando che il suo addio fosse legato alla gestione del caso di Cecilia Sala. La giornalista di Chora Media e del Foglio, rapita in Iran, è stata liberata grazie all'intervento del generale Gianni Caravelli, direttore dell'Aise, che ha personalmente recuperato Sala e facilitato il suo rientro in Italia.
Nel frattempo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante una riunione alla Farnesina con i vertici di Forza Italia, ha espresso critiche nei confronti di Belloni, definendola "inadeguata" nella gestione del caso Sala. Le parole di Tajani sono arrivate proprio mentre Palazzo Chigi annunciava la positiva conclusione della vicenda, sottolineando il ruolo cruciale svolto dai servizi segreti italiani.
Con l'arrivo di Rizzi alla guida del Dis, si apre una nuova pagina per l'intelligence italiana. Poliziotto di lungo corso, Rizzi porta con sé un bagaglio di esperienza e competenza che sarà fondamentale per affrontare le sfide future.