Ines e il suicidio assistito in Svizzera: "Finalmente realizzo il mio sogno"

Ines e il suicidio assistito in Svizzera: Finalmente realizzo il mio sogno
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IL GIORNO INTERNO

"Il mio corpo non risponde più a nessuna delle mie richieste. Non passerà mai. Ho dolori veramente insopportabili. Ho chiesto di poter morire in Italia", ma "l’Italia tarda a rispondermi, la Svizzera mi ha accolta. Finalmente potrò realizzare il mio sogno di smettere di soffrire". Sono le parole che Ines (nome di fantasia) ha consegnato a Matteo D’Angelo e Claudio Stellari, gli attivisti dell’associazione Soccorso civile che l’hanno accompagnata a "coronare un sogno al quale pensava da anni". (IL GIORNO)

Se ne è parlato anche su altre testate

Su questo tema, nella seduta di questa mattina (martedì 30 luglio) sono stati auditi i promotori, ovvero i rappresentanti dell’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica che il 14 marzo scorso hanno depositato presso la presidenza del Consiglio regionale la proposta di legge regionale supportata da oltre 10mila firme autenticate. (gonews)

“Ines” (nome di fantasia), donna lombarda di 51 anni, affetta da quasi vent’anni da sclerosi multipla, è morta martedì mattina in Svizzera, dove ha avuto accesso al “suicidio medicalmente assistito”. (La Repubblica)

E così Ines, il suo nome è di fantasia, si è spenta ieri mattina in Svizzera, a 51 anni. Dal 2007 conviveva con… (La Repubblica)

Suicidio assistito: Ines e il sogno di non soffrire più

Dopo una prima diffida da parte di Ines, tramite i suoi legali coordinati dall'avvocata Filomena Gallo, segretaria nazionale dell'associazione Luca Coscioni, la commissione medica della Asl "ha visitato la donna due volte, senza fornire la valutazione sulla sussistenza delle condizioni e le modalità per procedere, incluso il parere del comitato etico competente". (Civonline)

Milano – Affetta da sclerosi multipla, la 51enne lombarda Ines (nome di fantasia) è morta questa mattina in Svizzera, dove ha avuto accesso al “suicidio medicalmente assistito”. (IL GIORNO)

Ines, nome di fantasia, 51 anni, era malata da tempo di sclerosi multipla. Ma questa volta nessuna autodenuncia perché ci sono due sentenze della Corte Costituzionale che stabiliscono un diritto. (TGR Lombardia)