Tagli su tagli, la manovra è legge

Tagli su tagli, la manovra è legge
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Approfondimenti:
Collettiva.it INTERNO

Con 108 sì, 63 voti contrari e un astenuto la legge di bilancio è stata approvata definitivamente al Senato. Poco prima l’Aula aveva dato l’ok, con 112 voti favorevoli, alla parte della manovra contenente le norme su cui il governo ha posto la questione di fiducia. La legge di bilancio 2025, da circa 30 miliardi lordi, è composta per due terzi dall’intervento per rendere strutturale, almeno per i prossimi 5 anni, la riduzione del cuneo fiscale per i redditi fino a 40mila euro e il passaggio a tre aliquote Irpef (Collettiva.it)

Ne parlano anche altri media

“Il taglio delle tasse per il ceto medio è un’urgenza: sediamoci subito al tavolo”. I giochi della manovra si sono appena chiusi, ma Forza Italia già rilancia. “I soldi per ridurre l’aliquota Irpef dal 35% al 33% vanno trovati, possiamo anche ricorrere a una nuova rottamazione”, incalza Alessandro Cattaneo, deputato e responsabile dei Dipartimenti di FI. (la Repubblica)

Con la consueta accelerazione last minute e il contingentamento dei tempi necessario a chiudere la questione entro la fine dell'anno, arriva il via libera dell'Aula del Senato alla fiducia chiesta dal governo. (il Giornale)

Come sono lontani i tempi in cui prometteva il taglio delle accise, le tasse sugli extraprofitti, le pensioni a mille euro". Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein. (Tiscali Notizie)

La manovra 2025 è legge, via libera del Senato: aliquote Irpef, flat tax, bonus e sanità. Tutte le misure

“L’approvazione definitiva della Legge di Bilancio è un risultato che porta con sé numerosi elementi positivi, recepiti da Governo e Parlamento nell’interlocuzione con la Cisl”. (CISL)

via depositphotos.com Dalle modifiche al Piano Transizione 5.0 allo stop al bonus caldaie a gas, dalle rimodulazioni dei bonus edilizi alla revisione della fiscalità delle auto aziendali per favorire le elettriche. (Rinnovabili)

Resta quindi confermato il testo modificato alla Camera dove la manovra è arrivata il 23 ottobre, con ampio margine per la discussione, come rivendicato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ma dove si è dovuto attendere quasi due mesi, fino al 13 dicembre, per vedere gli emendamenti del governo e iniziare la discussione sul merito, come denunciato dalle opposizioni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)