Tv, 'Netanyahu riceverà ok gabinetto su attacco a Iran'
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Secondo indiscrezioni ottenute dalla tv pubblica Kan, il gabinetto politico e di sicurezza che si riunirà stasera dovrebbe autorizzare il primo ministro Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Galant a prendere una decisione finale sulla risposta di Israele all'attacco missilistico effettuato dall'Iran la scorsa settimana. Il senso del voto - sottolinea Kan - è che Netanyahu e Gallant avranno l'autorità di decidere sulla data e sulle modalità dell'attacco. (Il Messaggero Veneto)
Se ne è parlato anche su altri media
Obiettivo: infrastrutture militari di Iran, come deciso l’altra notte in una riunione di governo. Oggi Netanyahu convocherà il Gabinetto di guerra e darà il via a una serie di operazioni militari con i caccia ma anche con truppe infiltrate di terra. (ilmessaggero.it)
Il primo obiettivo, il più plausibile, potrebbero essere le basi militari o le strutture dell’intelligence. La certezza è una sola: dalla risposta che sceglierà di dare al raid missilistico del 1° ottobre si capirà se Israele ha intenzione di alimentare un conflitto diretto con l’Iran o se ci sono spiragli perché l’escalation si arresti. (Il Fatto Quotidiano)
E sui fronti mediorientali è Israele a interpretarla, sin dal 1948, con la maggior audacia e sfrontatezza. Lunedì notte la diffusa tensione ha fatto entrare in azione le difese aeree intorno a Isfahan provocando una serie di esplosioni che hanno seriamente allarmato la popolazione. (il Giornale)
Un colloquio di circa 30 minuti che ha toccato vari punti, tra cui l'offensiva in Libano ma soprattutto la pianificazione della risposta all'Iran: il contenuto della telefonata, però, resterà classificato (il Giornale)
L’account su X dello stato ebraico: L'Iran deve essere fermato prima che sia troppo tardi". “Nella giornata di mercoledì Joe Biden e Benjamin Netanyahu si sentiranno per parlare della risposta israeliana contro l’Iran”. (la Repubblica)
Nonostante Biden abbia cercato di far prevalere la via diplomatica, continuando a chiedere un cessate il fuoco, il premier israeliano ha dichiarato che saranno i siti militari e le strutture di Intelligence di Teheran al centro del mirino della rappresaglia, che ormai sembra inevitabile. (Vatican News - Italiano)