Gino Cecchettin: «Mi sono nuovamente sentito offeso e la memoria di Giulia umiliata»

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Vanity Fair Italia INTERNO

«La difesa di un imputato è un diritto inviolabile, ma credo sia importante mantenersi entro un limite che, pur non essendo formalmente codificato, è dettato dal buon senso e dal rispetto umano» ha scritto Gino Cecchettin. E ancora: «Travalicare questo limite rischia di aumentare il dolore dei familiari della vittima e di suscitare indignazione in chi assiste». Il riferimento è ad alcuni passaggi della linea difensiva portata davanti alla Corte d'Assise dall'avvocato Caruso. (Vanity Fair Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"È stata uccisa con 75 coltellate, non è crudeltà questa?", ha detto la donna. L'uomo ha negato le aggravanti della premeditazione, della crudeltà e dello stalking, replicando al pm che ha chiesto l'ergastolo. (Fanpage.it)

"La difesa di un imputato è un diritto inviolabile", scrive nel post aggiungendo "credo sia importante mantenersi entro un limite che è dettato dal buon senso e dal rispetto umano". "Io ieri mi sono nuovamente sentito offeso e la memoria di Giulia umiliata". (Tuttosport)

Oggi, mercoledì 27 novembre, in un post su Instagram Gino Cecchettin ha commentato l'udienza di ieri del processo a Filippo Turetta, il 23enne di Torreglia che ha ucciso con 75 coltellate la figlia Giulia Cecchettin. (ilgazzettino.it)

Omicidio Cecchettin, papà Gino contro difesa Turetta: “Memoria Giulia umiliata"

«Io ieri mi sono nuovamente sentito offeso e la memoria di Giulia umiliata». «La difesa di un imputato è un diritto inviolabile», scrive numiel post aggiungendo «credo sia importante mantenersi entro un limite che è dettato dal buon senso e dal rispetto umano». (ilmattino.it)

Ha ascoltato la difesa di Filippo Turetta, attraverso le parole dei suoi avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, e si è sentito offeso Gino Cecchettin, papà di Giulia, la ragazza di 22 anni perseguitata e poi ammazzata dal suo ex fidanzato, l’11 novembre di un anno fa. (Il Mattino di Padova)

“La difesa di un imputato è un diritto inviolabile. Tuttavia, credo che nell'esercitare questo diritto sia importante mantenersi entro un limite" (Adnkronos)